È grossa polemica per quello che è successo nel corso dei giorni scorsi in Gran Bretagna durante le partite valevoli per Euro 2020.
Nonostante le tante misure di sicurezza intraprese, Euro 2020 finisce sotto accusa a causa del sorgere di migliaia di casi di positività. Accade in Scozia, dove ben duemila tifosi locali al seguito della loro nazionale sono risultati infetti.
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E c’è anche una partita incriminata, un pò come accadde per Atalanta-Valencia e Lecce-Atalanta di febbraio e marzo 2020. La gara Inghilterra-Scozia avrebbe fatto da focolaio, anche se in realtà, di questi duemila scozzesi, solo alcune centinaia avevano assistito all’incontro dagli spalti di Wembley.
Tutti gli altri però erano stati in giro per Londra e si sono radunati a Leicester Squadre per guardare l’evento sui maxischermi, perché sprovvisti di biglietti. Questo confermerebbe pure come la variante Delta sia altamente contagiosa anche tra chi ha ricevuto una sola dose di vaccino.
Tutto quanto è confermato dall’ufficio di Igiene Pubblica Scozzese. Altri gruppetti di positivi provenienti da Edimburgo e dintorni hanno poi affermato di avere assistito alle due ulteriori partite della nazionale in blu svoltesi a Glasgow.
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Euro 2020, le cifre nel dettaglio dei tifosi contagliati
C’è pure il conteggio preciso dei positivi: sono 1991, dei quali 1294 contagiati in giro per Londra, 397 allo stadio a Wembley ed il resto in pub o da amici per la City. Si tratta di uomini per il 90% dei casi, con età compresa tra i 20 ed i 39 anni.
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Nonostante ciò, il governo britannico preme per fare si che la UEFA non sposti in un’altra capitale europea la finale di Euro 2020 prevista a Wembley il prossimo 11 luglio. Nelle ultime settimane i contagi sono aumentati nel Regno Unito, Scozia compresa.
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E le informazioni sui soggetti infettati rilasciate dall’Ufficio di Igiene Pubblica Scozzese sembra proprio confermare come tutto quanto sia da correlare con certezza alle partite di calcio del torneo continentale in corso di svolgimento.