Paolo Beldì è morto improvvisamente nelle scorse ore a Stresa, tv italiana in lutto: addio al grande regista, il cordoglio.
Si è spento per un malore improvviso Paolo Beldì, regista italiano di molti grandi programmi: era nato nel 1954. Si tratta di uno dei registi televisivi più noti e amati, gli inizi furono a Mediaset, con i programmi firmati insieme alla Gialappa’s Band, uno su tutti Mai Dire Banzai, prima parodia del Takeshi’s Castle, i ‘giochi senza frontiere’ nipponici. Quindi a partire dal 1990 il passaggio in Rai.
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Firma ‘Mi manda Lubrano’ e tutta una serie di programmi di successo, come ad esempio ‘Quelli che il calcio’, del quale nel 1993 fu l’ideatore. Per ben tre volte, cura anche la regia televisiva del Festival di Sanremo. Una figura davvero di spicco, dunque, la sua nel panorama televisivo italiano, che è scomparsa oggi lasciando un vuoto enorme.
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Il cordoglio per la morte del grande regista televisivo Paolo Beldì
Tantissimi sono infatti in queste ore i messaggi di cordoglio per il regista scomparso, a partire da Simona Ventura, che lavorò con lui negli anni di ‘Quelli che il calcio’. La conduttrice ricorda Paolo Beldì come “una guida preziosa in quegli anni di risultati strepitosi” e lo ringrazia per quanto fatto per lei. Il giornalista Paolo Giordano ricorda invece “l’eleganza austera e creativa di un regista che mancherà alla tv più di quanto si possa immaginare”.
I messaggi sono di grande emozione per questa dipartita improvvisa: da Enrico Magrelli al giornalista Stefano Rossi, decine e decine si stringono nel dolore per questa morte così improvvisa. Di “intesa pazzesca” negli anni di ‘Quelli che il calcio’ parla Fabio Fazio, il quale ricorda parlando con Adnkronos: “Lui con le immagini partecipava al dialogo, commentava, interveniva. La sua regia parlava ad alta voce, quasi sempre ironizzando”. Quindi Luisella Costamagna: “Era un amico sempre presente e pronto a dare consigli”. Cordoglio, infine, anche dalla Fiorentina, la sua squadra del cuore.