Bancarotta fraudolenta, assolta Laura Bovoli, madre di Matteo Renzi, l’ex premier su Facebook: “Scusa, è colpa mia”.
Laura Bovoli, la mamma dell’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Pd, Matteo Renzi, è stata assolta in un processo in cui era sul banco degli imputati a Cuneo. Era accusata di concorso in bancarotta fraudolenta. Il processo è quello che riguarda i presunti falsi in bilancio in un’azienda di volantinaggio, la Direkta, fallita nel 2012.
Leggi anche –> Movimento 5 Stelle, il piano di Conte: “Non sono un prestanome”
La notizia dell’assoluzione della mamma dell’ex premier arriva a circa 24 ore dalla nuova iscrizione sul registro degli indagati di Matteo Renzi, insieme al manager dei vip, Lucio Presta. Laura Bovoli era la titolare della Eventi6, una società di Rignano sull’Arno legata a Direkta, a cui commissionava lavori di consegna dei volantini.
Leggi anche –> Beppe Grillo boccia Conte: “Manca visione politica e organizzativa”
Laura Bovoli assolta: la reazione del figlio Matteo Renzi
La tesi accusatoria dunque non ha retto e Matteo Renzi, su Facebook, si è sfogato dopo questa assoluzione, di fatto sostenendo la tesi di un supposto accanimento, soprattutto mediatico, prima che giudiziario. Sostiene l’ex premier di avere ancora fiducia nella giustizia e nella verità e per tale motivo di non usare un tono aggressivo quando si parla di questi temi. Quindi, sottolinea come al nuovo avviso di garanzia i media abbiano dato ampio spazio. E si domanda: “Sono curioso di capire quanto spazio verrà dato alla notizia di mia mamma oggi assolta dopo anni di indagini e processi”.
Chiarisce l’ex presidente del Consiglio che l’assoluzione per sua madre, Laura Bovoli, è arrivata con formula piena, perché il fatto non sussiste e aggiunge: “La verità arriva, prima o poi. Tante sofferenze ma poi arriva”. Sottolinea come nonostante si senta continuamente attaccato, non abbia intenzione di mollare e dichiara il proprio affetto e il proprio amore alla sua mamma. Chiosa Renzi nel suo intervento: “Scusami se hai dovuto subire tutto questo per colpa mia”.