Alcune regioni italiane a rischio zona gialla per l’aumento dei contagi. Ecco i criteri e le regole da seguire
La variante delta sta entrando pian piano anche in Italia con una diffusione inevitabile come nel resto dell’Europa. I dato lasciano capire che i vaccini resistono a questa e anche altre varianti insidiose ma meno diffuse come la brasiliana. Tuttavia, il nodo è rappresentato da un grosso numero di persone che ancora non ha effettuato il vaccino in Italia. C’è una fetta di popolazione che non si è registrata in piattaforma o lo ha fatto ma non si è mai presentata. Queste “fughe” dal vaccino mettono in soffitta, per ora, l’idea dell’immunità di gregge a fine estate e rischiano di far risalire le ospedalizzazioni. Intanto, alcune regioni italiane rischiano di tornare in zona gialla.
Zona gialla, criteri e regole
Il Decreto Riaperture bis modifica i criteri utilizzati per stabilire i colori delle regioni, trascurando l’Indice Rt. Ecco i criteri attualmente in vigore:
- l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti;
- l’incidenza settimanale dei casi è pari o superiore a 150 e inferiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti e si verifica una delle due seguenti condizioni:
- il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti COVID-19 è uguale o inferiore al 30 per cento;
- il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti COVID-19 è uguale o inferiore al 20 per cento.”
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Le regole:
In zona gialla c’è l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto.
Per quanto riguarda la ristorazione, in Zona gialla è possibile consumare sia nella parte interna che esterna dei locali. A differenza della Zona bianca, che non prevede alcun limite al numero di posti per ogni tavolo all’aperto e un limite di 6 posti al chiuso, in Zona gialla il limite torna a essere di 4 posti, sia all’aperto che al chiuso.
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Dal 26 aprile sono ripartiti, in zona gialla, anche gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto ma il tutto con il limite di 1000 posti all’aperto e 500 al chiuso. Stesse regole anche per il pubblico nelle competizioni sportive.