Bonus matrimoni, bocciato per gli sposi, approvato per le imprese: in arrivo forti contributi a fondo perduto
Il Bonus matrimonio è stato respinto. La detrazione per gli sposi non entra nel testo della conversione in legge del Decreto Sostegni bis. Respinto l’emendamento che prevedeva detrazioni per gli sposi. Arrivano invece nuovi contributi a fondo perduto per le imprese del settore wedding, horeca, intrattenimento, feste e cerimonie. Oggi è stata approvata la fiducia sul testo e entro il 24 luglio il testo sarà definitivamente pronto. Il bonus matrimoni consisteva in una ulteriore detrazione del 25% con un tetto massimo di 25mila euro unita a quelle già in vigore.
Bonus matrimoni, cosa prevedeva
Ecco la lista di spese previste dall’emendamento non approvato:
- servizio di ristorazione o di catering;
- affitto dei locali;
- servizio di wedding planner;
- addobbi floreali;
- abiti;
- servizio di trucco e acconciatura;
- servizio fotografico.
In sostituzione del bonus per gli sposi ci saranno 60 milioni di euro stanziati per le imprese del settore. Si tratta delle seguenti imprese:
- wedding;
- intrattenimento;
- organizzazione di feste e cerimonie;
- Hotellerie-Restaurant-Catering, cosiddetto HORECA, a cui saranno specificamente destinati 10 milioni di euro.
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Per ottenere il fondo perduto, però, si terrà conto della differenza tra il fatturato annuale del 2020 e il fatturato annuale del 2019. Prima di poter effettuare la domanda, però, le imprese del settore dovranno attendere i decreti attuativi una volta approvato il testo finale. L’approvazione definitiva è prevista per il 24 luglio, come termine ultimo.
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Oltre al settore horeca ed eventi, previsti dall’approvazione del testo contributi per le auto fino al 31 dicembre 2021. Approvato poi la sospensione dell’Imu per il blocco sfratti: nel caso in cui, nel 2021, uno sfratto per morosità sia stato sospeso a causa dell’emergenza Covid-19, i proprietari dell’abitazione non dovranno pagare l’Imu per il 2021.