In realtà era un italiano che è riuscito però, con una serie di abili stratagemmi, a spacciarsi per Colin Firth, ingannando le sue vittime.
Una clamorosa truffa con tanto di vip di turno tirato in ballo ha avuto luogo proprio dalle nostre parti. Un malintenzionato è riuscito a circuire tre donne, tutte sorelle tra loro, facendo finta di essere Colin Firth.
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Lui è il noto attore inglese, protagonista di diverse pellicole hollywoodiane di successo. Tra questi ci sono i film che vanno a comporre la saga di Bridget Jones, con Renée Zellweger.
Il ladro è riuscito a spillare alle tre malcapitate più di 3mila euro. Ma la truffa avrebbe potuto avere delle proporzioni ben maggiori se non fosse stato per la banca alla quale le vittime erano legate.
L’istituto infatti ha notato delle stranezze dopo avere esaminato il conto corrente del finto Colin Firth. Che in realtà è un uomo originario di Vicenza.
Questi aveva chiesto alle donne di avere più di 20mila euro, dopo avere contattato una di loro su Instagram e dopo avere ottenuto dapprima la sua fiducia, poi quella delle sorelle.
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“Sono Colin Firth”, la truffa è servita: come lo hanno scoperto
Il ladro truffatore sarebbe in effetti molto somigliante a Colin Firth ed avrebbe cominciato a corteggiare la sua vittima iniziale, fingendosi interessato a lei dopo avere visto le sue foto.
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Sfruttando il fatto di essere di fatti un sosia della star, ecco che erano avvenute anche delle chiamate video, nelle quali il malintenzionato fingeva di parlare un italiano claudicante caratterizzato da un marcato accento britannico.
La scusa per estorcere denaro alle tre donne risiedeva nella volontà di lui di volere creare un sito web internazionale e di avere bisogno di bonifici. Una scusa che, letta così, sembra proprio non reggere.
Ma il fatto di avere avuto dei contatti diretti con “Colin Firth” deve avere evidentemente funzionato, ingannando le sorelle. Da qui tre versamenti per 3300 euro totali. La richiesta per 21mila euro invece riguardava tre auto di lusso ferme alla dogana degli Stati Uniti.
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Fortunatamente è intervenuta la banca, scoprendo che il conto corrente del malintenzionato era incluso in una lista nera. Subito è partita una denuncia alle forze dell’ordine, che sono riuscite ad individuare il responsabile. Si spera che il maltolto possa essere restituito alle truffate.