Prima medaglia azzurra alle Olimpiadi Tokyo, il foggiano Luigi Samele è argento nella sciabola contro l’ungherese Aron Szilagyi.
Finale incredibile quella della sciabola per il foggiano Luigi Samele che domani compirà 34 anni. Di fronte aveva il fuoriclasse ungherese Aron Szilagyi, campione olimpico sia a Londra 2012 sia a Rio de Janeiro 2016. Il talento magiaro voleva fare la storia e vincere il terzo oro consecutivo, l’azzurro ci prova, anche se l’impresa è di quelle davvero leggendarie.
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Luigi Samele aveva già compiuto l’impresa in semifinale: a metà sfida era sotto 8-5, quindi si è ritrovato sotto per 12-6. Quindi ha piazzato nove stoccate consecutive ed è andato a vincere per 15-12 il quotatissimo Junghwan Kim. In finale si è così ritrovato contro il miglior atleta forse della storia di questa disciplina.
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Samele si arrende a Szilagyi, ma è argento olimpico
Un atleta, il magiaro, che non dà a Luigi Samele, 34 anni da compiere appunto nel giorno dopo l’impresa olimpica, nemmeno il tempo di respirare. Il ritmo dei suoi colpi è davvero incalzante, ma per due volte l’azzurro sembra essere in grado di restare nella partita. Inizio choc col sette a uno magiaro, quindi arriva il parziale di 4-0 e Samele va al riposto col parziale di 8-5, lo stesso di fatto di quello ottenuto in semifinale.
Szilagyi non è Kim e lo dimostra nella seconda parte del match: va avanti per 12-5, poi subisce un tentativo di rimonta dell’azzurro, che piazza un mini break di due stoccate a zero. Quindi arrivano le stoccate decisive, che consacrano appunto Szilagyi nella leggenda di questo sport, con ben tre ori consecutivi. Per quanto concerne l’azzurro Luigi Samele, questa medaglia d’argento alla vigilia del suo compleanno è un risultato indimenticabile. Tra poco la finale del taekwondo 58 kg, col mesagnese Luigi Dell’Aquila.