Le condizioni del calciatore dell’Inter Christian Eriksen: shopping con la moglie a un mese dall’infarto, come sta.
La stella della Danimarca e dell’Inter, Christian Eriksen, 29 anni, è stata vista di rado dalla sua dimissione dall’ospedale in seguito all’infarto in campo nel corso degli Europei di calcio. Ma il calciatore è stato avvistato in uno scatto pubblicato sui social network con un giovane fan su una spiaggia all’inizio di questo mese. Nelle scorse ore, è sceso per le strade di Copenhagen con la sua famiglia.
Leggi anche –> L’annuncio su Eriksen: operazione per installare defibrillatore interno
Infatti, nella giornata di ieri, Eriksen è stato visto divertirsi con la fidanzata Sabrina Kvist Jensen e la loro figlia mentre torna alla normalità. Eriksen ha assunto i suoi doveri paterni mentre spingeva una carrozzina lungo le strade di Copenaghen. La sua compagna portava in braccio la figlioletta di pochi mesi. Il calciatore è rimasto lontano dagli occhi del pubblico da quando è stato portato in ospedale durante la partita di Euro 2020 della Danimarca contro la Finlandia a giugno.
Leggi anche –> Christian Eriksen dimesso dall’ospedale dopo l’operazione
Le foto di Christian Eriksen che torna alla sua vita normale
Il centrocampista ha avuto un arresto cardiaco ed è stato protetto dai compagni di squadra prima che il medico della squadra e i medici lo rianimassero in campo. Eriksen è stato portato in ospedale e dopo aver ripreso conoscenza ha esortato i suoi compagni di squadra a finire la partita, che hanno finito per perdere 1-0. La Danimarca ha poi giocato in suo onore per il resto del torneo e ha raggiunto la semifinale prima di perdere contro l’Inghilterra. Dopo essersi ripreso, a Christian Eriksen è stato installato un defibrillatore cardiaco.
Il suo futuro rimane poco chiaro, ma la federazione italiana ha stabilito che Eriksen non potrà giocare in Italia in quelle condizioni. L’ICD, ovvero il defibrillatore cardiaco interno, un dispositivo che monitora il suo cuore ed è in grado di fungere da salvavite. Ma in ogni caso la Federcalcio del nostro Paese ritiene pericoloso far giocare un atleta che abbia installato questo tipo di meccanismo.