Papà dichiarato colpevole dell’omicidio della figlia, 17 anni, il cui corpo non è mai stato ritrovato dopo che lei lo aveva accusato di abusi sessuali.
Un papà è stato dichiarato colpevole di aver ucciso sua figlia di 17 anni per farla tacere dopo che lei lo aveva accusato di abusi sessuali. Bernadette Walker – questo il nome dell’adolescente che purtroppo sarebbe deceduta – è stata vista l’ultima volta viva il 18 luglio dello scorso anno quando Scott Walker l’ha presa a casa dei suoi nonni. Il corpo di Bernadette Walker non è mai stato ritrovato.
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Walker ha teso una rete di bugie per ingannare la polizia: tra l’altro, il 51enne pare fosse in accordo con la mamma di Bernadette, Sarah Walker, per far sembrare che fosse ancora viva ed era scappata. La coppia ha inviato messaggi dal suo telefono e dai suoi account sui social media dopo aver denunciato la sua scomparsa. Insomma, i due avevano messo a punto una falsa pista per deviare le indagini.
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Il dramma di una ragazza di 17 anni uccisa e fatta sparire dal padre
Walker, che non era il padre biologico di Bernadette, ha inventato la trama “subdola e malvagia” dopo che Bernadette ha detto a sua madre che l’aveva abusata sessualmente nel tentativo omicida di farla tacere. A processo ovviamente c’è anche Sarah Walker, ma non sono chiare esattamente le accuse nei suoi confronti. Alla corte è stato riferito che Bernadette, che chiamava Walker “papà”, aveva detto a sua madre che aveva “abusato sessualmente di lei per un certo numero di anni”.
Ha anche detto che l’ha spiata mentre si spogliava usando telecamere nascoste nel bagno e l’ha toccata in modo inappropriato in una sala giochi. L’adolescente è stata mandata a casa dei suoi nonni a Peterborough dopo che sono state fatte le accuse disgustose e si diceva che fosse “molto sconvolta”. Bernadette continuava a singhiozzare e diceva che voleva che sua madre le credesse mentre continuava a ripetere: “Non sto mentendo”. Il padre sostiene che il giorno della scomparsa, la ragazza si sarebbe allontanata repentinamente, approfittando di una distrazione.