Anticipare la pensione senza Quota 100, vediamo come. Scopriamo le possibili alternative per andare in pensione prima dei 67 anni
Quota 100 era diventato un manifesto politico della Lega di Matteo Salvini. Fortissimamente voluta ed approvata durante il governo che ha visto il partito padano alleato al Movimento 5 Stelle. Rappresentava la riforma delle pensioni della Lega, in chiara e netta opposizione alla Legge Fornero. Per la riforma Quota 100 era prevista un periodo di sperimentazione della durara di tre anni. L’ipotesi della riconferma era venuta immediatamente a cadere quando si sciolse la coalizione governativa Lega – Movimento 5 Stelle.
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Il successivo governo composto dal Partito Democratico unito al Movimento 5 Stelle, aveva già espresso il suo giudizio finale. Quota 100 sarebbe arrivata al termine naturale del suo periodo di sperimentazione e successivamente messa da parte. Anche il governo presieduto da Mario Draghi ha confermato questa linea, anche perché la riforma delle pensioni pensata dalla Lega si scontrava con le richieste provenienti dall’Unione europea, perché presupponeva uno scostamento del debito ritenuto inapplicabile da Bruxelles.
Negli anni in cui è stata vigente Quota 100 l’età delle persone che hanno deciso di andare in pensione è scesa a 62,6 anni per i dipendenti pubblici e a 61,3 anni per quelli privati. Da questi dati emerge chiaramente che coloro che hanno maggiormente beneficiato dei parametri della riforma della Lega siano uomini con stipendi medio – alti. Terminato il periodo di sperimentazione di Quota 100, si andrà in pensione a 67 anni con un minimo di venti anni di contributi.
Anticipare la pensione. Gli insoddisfatti
Risulta evidente come questo possa non piacere a coloro che avevano intenzione di andare in pensione prima dei 67 anni stabiliti. Vi sono, però, delle condizioni che permettono ai lavoratori il pensionamento prima dei 67 anni. La tanto sospirata pensione anticipata la si può ottenere una volta raggiunta la soglia contributiva di 41 anni e 10 mesi di versamenti per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Bastano, invece, 41 anni di contributi per chi ha iniziato a lavorare giovanissimo, prima dei 19 anni.
Vi è poi l’Ape sociale, introdotta nel 2017, creata appositamente per le categorie più deboli come disoccupati o chi ha un familiare disabile. Inoltre, vi è l’opzione dedicata esclusivamente alle donne. “Opzione donna“, infatti, è una misura che permette alle donne di andare in pensione prima del compimento dei 60 anni di età, con un minimo di 35 anni di contributi versati.
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Non mancano altre ipotesi che andrebbero a toccare i giovani ed il loro futuro pensionistico. Come quella di una pensione di garanzia che li tuteli anche nel caso dovessero terminare il loro periodo lavorativo senza aver raggiunto i richiesti anni di contributi versati. Anticipare la pensione si può, occorre valutare la soluzione più conveniente tra quelle realizzabili.