Gino Strada, la morte di un uomo Grande. Insieme alla moglie Teresa Sarti aveva fondato la ong Emergency per assistere feriti e poveri nei teatri di guerra
Era nato a Sesto San Giovanni nel 1948. Era un medico italiano ed il fondatore, insieme alla moglie Teresa Sarti, scomparsa nel 2009, dell’associazione umanitaria internazionale Emergency. Da quell’ormai lontano 1994 fino ai nostri giorni, l’ong Emergency ha operato in ben 18 paesi del mondo assicurando cure mediche e chirurgiche gratuite alle vittime delle guerre e della povertà.
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Bastano queste poche parole per far comprendere la statura e lo spessore umano e professionale di Gino Strada, scomparso improvvisamnete in queste ore, all’età di 73 anni. La sua è stata una vita sempre combattuta sempre sul fronte, perché Gino Strada era un uomo – contro. Contro la guerra e contro qualunque cosa avesse sembianza di sopraffazione del più forte sul più debole.
Era contro le ingiustizie sociali, sempre dalla parte di quegli ultimi che non avevano mai voce in nessun capitolo della storia. Emblematica la sua amicizia con il prete – comunista Don Gallo. Sul quotidiano torinese “La Stampa”, proprio nella giornata di oggi, vi era un suo articolo riguardante la situazione in Afghanistan, una storia che lui conosceva molto meglio di altri. Lui, che da chirurgo di guerra per il Comitato internazionale della Croce Rossa, certe situazioni le aveva viste, conosciute, vissute sulla propria pelle.
Per avere un’idea più precisa di chi sia stato Gino Strada e di cosa abbia significato la sua azione negli ultimi trent’anni, consigliamo la lettura del suo libro pubblicato nel 1999 il cui titolo era Pappagalli verdi. Si potrebbe definire il diario di un chirurgo di guerra, una drammatica raccolta di memorie relative ai terribili e spettrali teatri di guerra dove Gino Strada era stato impegnato con i colleghi di Emergency.
Quell’ultima frontiera per molti feriti nel corpo e nell’anima, rappresentata da quegli ospedali da campo guidati e tenuti in piedi da straordinari uomini prima ancora che da straordinari chirurghi, medici ed infermieri. Emergency e Gino Strada hanno rappresentato per centinaia di migliaia di persone in tutte le zone di guerra, l’ultima speranza di vita e l’unica possibilità di ricominciare…a vivere.
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Ricordare a caldo un uomo come Gino Strada non è impresa facile. L’emozione blocca persino la narrazione della stima infinita verso quest’uomo e verso le sue idee. La speranza è che, chi di dovere, lo ricordi in maniera adeguata, anche se non mancheranno le stonate voci fuori dal coro dal quasi unanime profondo cordoglio per la sua improvvisa scomparsa. Se ne è andato un uomo che sarà sicuramente ricordato a dovere in tutte quelle terre massacrate da guerre e da lutti, dove lui, ed i suoi collaboratori, hanno portato assistenza, vita e speranza. Che la terra ti sia lieve.
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