Eternamente chic ed influente, la griffe che si cela dietro a questo dettaglio è qualcosa che va oltre il concetto di moda. Questo modello, infatti, racconta un pezzo di vita, una storia un mondo personale e affascinante.
Se non avete ancora capito di quale griffe stiamo parlando, vi raccontiamo la sua storia. Quest’accessorio è nato negli anni Cinquanta ed è ancora tanto desiderato dalle fashion addicted e non.
Quando lo si indossa, al nostro outfit si aggiunge quel tocco di moderna femminilità, di cui la stilista è stata pioniera nella sua epoca. Quest’accessorio ha stravolto anche le abitudini delle donne di allora, che spesso si trovavano costrette a indossare capi e accessori di tendenza tremendamente scomodi.
Le donne invece, secondo la stilista, non dovevano invece rinunciare a muoversi liberamente, tenendo sempre almeno una delle due mani occupate. Avete capito di cosa si tratta?
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Moda, significati e simboli: indovina la griffe
La stilista che ha firmato quest’accessorio era una donna pragmatica, concreta, che amava la praticità che non poteva prescindere dall’estetica. Questo accessorio è stato una creazione innovativa e che rifletteva la volontà della stilista di stravolgere le convenzioni.
La trapuntatura matelassé che contraddistingue questo accessorio è la riproduzione del motivo a rombi che si ritrova nell’ambiente equestre e delle coperte da sella che la stilista vedeva nelle scuderie.
Allora, avete capito di chi stiamo parlando? Ancora no? Allora vi sveliamo un altro indizio. La celebre catena dorata – che si intravede nella foto – è stata creata traendo ispirazione dai lunghi portachiavi e dai rosari delle suore, con cui la giovane stilista aveva convissuto. Così, seppe stravolgere anche il significato delle catene in un emblema di libertà.
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Bravissime, ci siete. La griffe che si nasconde nella foto in alto è la borsetta 2.55 di Chanel, sulla quale compare anche il famosissimo logo, ovvero la doppia C in memoria di Arthur Capel, il più grande amore di Coco Chanel.
Lui era un giocatore di polo e un facoltoso industriale nel settore del carbone e rappresentante dell’alta borghesia inglese.
Capel – soprannominato dolcemente da Chanel con il nome – Boy – fu un punto di riferimento importante per la stilista più amata al mondo. Grazie al suo sostegno economico, Coco riuscì ad aprire il suo primo atelier in Rue Cambon 31, a Parigi, dove ancora adesso si trova la sede storica della Maison.