Può un vestito cambiare la vita di una donna? Secondo Lady Diana sì e lei ne ha indossati molti di abiti che hanno poi segnato una svolta nella sua storia. Tra questi oggi ricordiamo una sua scelta veramente memorabile.
Noi donne lo facciamo spesso, scegliamo un outfit in base alla carica ed energia che ci occorre. Abbiamo il nostro look romantico, quello perfetto per il primo appuntamento, poi la nostra mise da battaglia, quella con cui sappiamo di poter valicare le montagne, naturalmente il nostrolook battagliero, quello perfetto per conquistare il mondo.
Per una donna è normale selezionare capi d’abbigliamento per acquisire una sorta di “super potere extra” e in questo le più giovani generazioni hanno avuto una maestra veramente illustre: Lady Diana.
La Principessa del Galles ha avuto una vera e propria collezione di abiti con cui ha sancito passaggi chiave della sua vita. Tutti ricorderemo il seducente abito che fu poi ribattezzato il “revenge dress”, l’abito della vendetta. A realizzarlo fu Christina Stambolian nel 1994, quando Lady D lo indossò in occasione di un party dato da Vanity Fair: Carlo aveva appena confermato pubblicamente la sua infedeltà e la principessa intendeva stupire, gridare al mondo tutta la sua sensualità, libertà e audacia.
Di vestiti, per così dire, spartiacque la Principessa del Galles ne indossò molti e oggi vogliamo ricordarne uno in particolare, un outfit scelto per un incontro importante e che le avrebbe dovuto donare una grande autorevolezza esteriore e interiore.
LEGGI ANCHE –> L’ASSURDA STORIA DELL’ABITO DI LADY DIANA FINITO AL MERCATINO DELL’USATO
Lady Diana amava un outfit e con esso proclamò al mondo la sua rinascita
Tutti sanno della passione di Lady Diana per i tailleur pantalone, un’immagine divenuta negli anni sinonimo della girl power, dell’autodeterminazione femminile degli anni 90.
Non è un caso allora se la Principessa scelse proprio un look di questo genere per uno degli incontri più importanti successivi all’addio con il Principe Carlo.
Era il 28 marzo 1997 e Diana Spencer si accingeva a incontrare Raine Spencer, contessa di Dartmouth e unica figlia di Alexander McCorquodale e della celebre scrittrice Barbara Cartland. La donna era la matrigna della principessa, sposata dal padre quando il rapporto con la madre era naufragato.
Si dice che i rapporti tra le due non fossero idilliaci e così Diana scelse diventare presso il Connaught Hotel di Londra, luogo dell’appuntamento, con un tailleur di Dior che gridava potere da ogni singolo filo.
Realizzato in fresco di lana grigia, il tailleur sembrava disegnato appositamente per lei. Con le spalline così quadrate da essere appuntite, il doppio petto avvitato, i bottoni ricoperti dallo stesso tessuto, i polsini con il grande risvolto, la scollatura a V profonda che lasciava intravedere appena un cenno della t-shirt bianca sottostante, il pantalone morbido con la piega davanti i poi il pezzo forte: rifiniva infatti il completo una geniale frangia corta a spazzola applicata su tutta la lunghezza dei revers. Ecco il dettaglio capace di rendere il capo unico e inimitabile.
Con questo completo Diana comunicava alla sua matrigna che i tempi erano cambiati, che lei era una nuova e più agguerrita versione di se stessa.
LEGGI ANCHE –> LADY DIANA E IL MOMENTO PIÙ IMBARAZZANTE, QUELLO NASCOSTO DIETRO IL COMPLETO DELLA LUNA DI MIELE
Non fu l’unica volta in cui Lady Diana indossò questa meravigliosa giacca. La sfoggiò anche durante la visita preso la Hale Clinic aLondra. Questa volta però abbinò una gonna nella stessa sfumatura di grigio: non è infatti sempre necessario tirare fiorili artigli.