Tutti adorano il cappotto tweed, ma nessuno sa perché si chiami così: sei curioso? Scopriamo insieme il significato della parola, non lo avresti immaginato!
Con l’autunno ormai inoltrato e l’inverno che si prepara ad entrare fiero in scena, presto o tardi dovremo rispolverare i nostri armadi con il cambio di stagione, facendo tornare alla ribalta i tipici capi del grande freddo.
Diamo quindi il bentornato a scialli, berretti, sciarpe, calzettoni di lana, blazer, jacket da passeggio e tweed. Proprio quest’ultimo è uno dei must have indiscussi delle stagioni più fredde, ma scommettiamo che in realtà non sappiate il vero motivo per cui gli attribuiamo questo nome. La storia è davvero interessante e anche piuttosto intuibile, perché non scendiamo più nel dettaglio insieme? Eccovi tutto quello che c’è da sapere sul cappotto tweed
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Morbido, avvolgente, in grado di riscaldarti dalle intemperie e incredibilmente alla moda: il cappotto tweed è, tra tutti quelli presenti nella sezione ‘moda inverno’, uno dei migliori, scelto da milioni di uomini e di donne che adorano lo stile unito alla praticità e semplicità. Ma vi siete mai chiesti da dove derivi questo nome? Perché si chiami proprio tweed?
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In realtà non si fa riferimento alla tipologia di cappotto, bensì al tessuto. Difatti è il tweed, tessuto di lana morbido e caldo, dai filati rigati e diagonali a conferire carattere al cappotto, che di per sé potrebbe appartenere alla famiglia dei blazer, dei trench o delle mini jacket. Il nome tweed sembra in realtà derivare da un errore di traduzione, infatti inizialmente ci si riferiva al termine twill o tweel, come viene chiamato in Scozia, madre patria del tessuto.
Essendo una tipologia di tessuto lavorato con filature diverse e incrociate, alcuni centri tessili si specializzarono lungo il fiume Tweed, al confine tra Scozia e Inghilterra, ecco che quindi arriva ancora ai giorni nostri, attribuendolo al corso d’acqua.
Negli anni ovviamente il tweed venne spesso utilizzato nel settore moda, ma si deve il suo lancio indiscusso grazie a Coco Chanel che con il suo tailleur in tweed propose una ‘divisa femminile‘, ispirata a quelle dei cavallerizzi, che promettesse eleganza, stile, facilità nei movimenti e soprattutto autonomia.
Chanel ha sempre proposto e continua a proporre capi d’eccellenza, con rifiniture pazzesche e dolci, ma con un solo filo conduttore: quello di rendere colei che indossa il capo, una donna libera, autonoma e fiera. Il tweed ha di certo aiutato Coco Chanel nel suo intento, divenendo un simbolo di moda fine e d’avanguardia!
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