Vicuña, è un termine poco conosciuto ma rappresenta un simbolo di libertà assoluta. Di ottima qualità, è raro e molto resistente. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Vicuña, termine interessante è dir poco. E poco sappiamo anche della sua origine, che rimane tutt’oggi un vero e proprio mistero.
Secondo la leggenda Inca, la vigogna si sarebbe originata dall’acqua, dove si rifugiava per sfuggire dalle persone che volessero tenerla in cattività.
Si tratta dunque di un animale originario del Perù. Nello specifico, parliamo di un bellissimo camelide, che si aggira solitamente tra gli altipiani andini.
A quell’epoca, il manto di questo animale era riservato solo al re, quindi il popolo non poteva né indossarlo, né tantomeno ucciderlo.
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l vicuña hanno la capacità di produrre un vello così meraviglioso, che tutt’ora è considerato il tessuto più raro e più pregiato al mondo. Proprio per questa ragione, è soprannominato il Vello degli Dei.
La difficoltà nel reperimento di questo tessuto si deve alla scarsità dei vicuña esistenti. Non solo, ognuno di loro riesce a produrre una quantità minima di lana.
Pensate che, per ogni singolo animale, si riescono a prelevare solamente 100 grammi di fibra ogni due anni. Una quantità insignificante, se si considera che per realizzare un cappotto, serve il vello di 25-30 animali adulti.
In epoca antica, la fibra veniva raccolta ogni quattro anni, tramite il Chakku, una cerimonia sacra, che significa letteralmente “territorio di caccia”.
Appena catturati, gli animali venivano tosati e successivamente rilasciati, sempre sotto la supervisione del re.
Oggi, la raccolta del vello avviene nella stessa maniera e sempre con lo stesso rituale, anche se preceduto dal Pagapu. Si tratta di una celebrazione attraverso la quale la comunità ringrazia la Madre Terra.
Il rituale consiste in canti e danze tradizionali. In seguito, con una corda formata da stoffe colorate, le vicuñe vengono tosate e successivamente liberate.
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La lavorazione della vicuña richiede grande destrezza e manualità. Sono molte le iniziative volte alla tutela della vicuña e di altre specie autoctone.
Tra le organizzazioni che si occupano della lavorazione di questo tessuto pregiato, troviamo il Centro de Textiles Tradicionales del Cusco, fondato nel 1996. Questo organizza, per i turisti, una dimostrazione di tessitura e tintura, realizzando prodotti a mano e con materiali naturali.
La comunità Amaru invece, offre ai visitatori un percorso alla scoperta della lavorazione dei tessuti, tramite la dimostrazione dei vari passaggi del processo di creazione dei tessuti.
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