Simbolo internazionale di moda, per alcune unico amore della vita, le scarpe con il tacco incantano il pubblico femminile che non può pensare di farne a meno. Di ogni forma e dimensione, fanno parte del nostro guardaroba da sempre. Ma sappiamo davvero quanto sono nate e per quale motivo?
“Io non so chi abbia inventato i tacchi alti, ma tutte le donne gli devono molto”.
Con queste parole Marylin Monroe ringrazia l’inventore dei tacchi alti; da sempre abituati a vederli come simbolo di eleganza e sensualità, questa chicca della moda internazionale in realtà ha origini molto antiche e, cosa molto strana, gli uomini sono stati i primi ad utilizzarli.
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Le conosci le sue origini?
Già 2000 anni fa, infatti, gli attori dell’Antica Grecia indossavano scarpe con i tacchi durante le rappresentazioni teatrali, mentre in Egitto e in Mongolia i cavalieri usavano queste calzature perchè permettevano al piede di rimanere più saldo mentre erano a cavallo.
Tra la fine del XV secolo e l’inizio del XV le donne dall’alta borghesia europea cominciano ad indossare scarpe con suole fino a 54 cm come simbolo di l’appartenenza ad un certo ceto sociale elevato.
Poco dopo Caterina de Medici diventava la prima regina ad indossarli il giorno del suo matrimonio. Il motivo di 8 cm di tacco? Eliminare le evidenti differenze di statura con il futuro sposo, il duca di Orleans.
Solo tra il 1800 e il 1900, in piena epoca vittoriana, le scarpe con il tacco vengono definitivamente abbondate dagli uomini per diventare un complemento di moda prettamente femminile.
Ma quali sono le origini dei tacchi come li vediamo oggi?
Il primo stilista che cerca una scarpa con un tacco di oltre 8 cm è Dior il quale, però, si rende subito conto che il legno utilizzato fino a quel momento per creare una scarpa alta non va più bene. Il materiale, infatti, si rompe facilmente diventando anche fonte di incidenti e infortuni.
Ecco che allora il Made in Italy si impone al mondo con la soluzione perfetta: nel 1953 un calzaturificio di Vigevano inventa il primo tacco in alluminio più resistente e meno incline a spezzarsi.
Da lì comincia la sua ascesa e raggiunge gli oltre 12 cm di altezza.
Ma le mode, si sa, sono cicliche e negli anni Sessanta questa calzatura ha una breve battuta d’arresto a causa dei movimenti femministi che le rifiutano.
Dagli anni ’80 ritorna definitivamente in auge per non scendere più dai vertici dei capi di abbigliamento donna più amati.
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La scarpa con il tacco è oggi simbolo di femminilità ed eleganza, accessorio fondamentale per chi vuole avere una gamba più slanciata o una camminata particolarmente sensuale. In commercio se ne trovano di ogni tipo, forma, genere e soprattutto di prezzo e questo permette a tutte noi di poter sognare la scarpa preferita ai propri piedi.