A Milano negli anni ’80 nasce una nuova moda, quella dei Paninari, ragazzi vestiti con abiti oversize e griffati che si incontrano nelle paninoteche della città. A distanza di anni, seppur con qualche differenza, questa moda sta tornando in voga tra i giovani di oggi.
mmaginate la Milano degli anni 80. Immaginate il centro storico gremito di gente e i ragazzi che si ritrovano nei bar della zona in un pomeriggio qualsiasi.
IOsservateli e vi accorgerete subito che indossano tutti lo stesso tipo di abbigliamento. Perché? Perché sono paninari!
LEGGI ANCHE: Moda cosplay, il trend dei giovani spiegato a chi ancora non lo conosce
Il termine paninaro nasce da un locale in piazza Liberty, adiacente a San Babila, “Il Panino”, diventato poi Burghy, in cui i giovani affascinati dal capitalismo americano erano soliti riunirsi e ostentare una ricchezza spesso fasulla.
I paninari non amano l’eleganza, i loro capi sono oversize, ma devono essere necessariamente griffati, con logo ben in vista e di brand prestigiosi. Non amano l’eleganza, quindi, ma amano il Made in Italy in particolare Armani, Versace e Trussardi.
Nelle stagioni fredde impossibile non vederli con un Monclear, con un piumino dai colori fluo, con una giacca di pelle scura, possibilmente con toppe, o con il famoso bomber in tre colori; blu navy, nero o verde militare. Sotto la giacca non puoi non trovare maglioni e felpe della Best Company rigorosamente oversize con logo ben in vista e colori forti. Per le stagioni primaverili va bene una camicia, purchè a quadroni, come è solito indossarle il nonno di Heidy, e con colori decisamente più tenui.
I jeans Levi’s modello 501 regnano sovrani, ma devono essere portati con i risvoltini, altrimenti le calze a rombi di Burligton non possono essere viste. E se i pantaloni ti vanno larghi esiste solo una cintura con cui puoi rimediare: quella in cuoio con fibbia di metallo del brand El Charro.
E con il jeans che scarpa si abbina? Uno stivale texano, ad esempio, dalla punta arrotondata o appuntita, oppure gli stivali della Timberland color ocra.
Anche le ragazze indossano lo stesso abbigliamento seppur se con qualche differenza: amano i tessuti decorati della Naj- Oleari e le scarpe da barca sempre della stessa marca.
Occhiali a specchio, cerchietti e fiocchi decorativi per i capelli non possono mai mancare, soprattutto per addomesticare un’acconciatura tipica dei paninari gonfia e cotonata con un uso smoderato di gel e lacca per capelli.
Anche per le vacanze non si può non andare in alcune località rinomate come Cortina d’Ampezzo, Courmayer e Forte dei Marmi, le stesse utilizzate come set per i film dell’epoca proprio per enfatizzare lo status social alto di alcuni protagonisti milanesi dei film, uno tra tutti Vacanze di Natale.
Questa moda tipica del milanese viene conosciuta e diffusa nel resto dell’Italia grazie al forte interesse dimostrato dalla tv e dall’editoria.
Enzo Braschi, ad esempio, crea il personaggio del paninaro nella trasmissione Drive In, mentre per la stampa vengono pubblicate riviste specializzate proprio su di loro.
LEGGI ANCHE: Pagliaccetto, nel mondo della moda non fa affatto ridere: sai che cosa significa?
Anche se alcuni dei famosi brand amati dai paninari dell’epoca sono spariti, in realtà questa moda sta tornando alla ribalta con felpe oversize e marchio in vista, jeans con i risvoltini e calzettoni dalle fantasie più disparate.
Per fortuna alla chioma cotonata e ai capelli pieni di gel, i giovani paninari di oggi ci hanno rinunciato.
Sciancrato o oversize, con cintura o senza: il blazer da donna è un capo essenziale…
Avere i capelli grassi può presentare delle sfide, ma ci sono molti modi per gestirli…
Il crescente utilizzo dello smartphone nella nostra vita quotidiana ha fatto sì che si dia…
Nel corso degli anni, gli abiti da cerimonia da donna sono sempre stati un simbolo…
Non tutte le zone del viso sono uguali. Quella del contorno occhi, ad esempio, presenta…
Una dieta sana e bilanciata è alla base per la corretta alimentazione ma anche per…