Per la prima volta dopo la pandemia, Alexander McQueen torna fisicamente in passerella con una proposta che sa di speranza per il futuro
“C’è quella sensazione che il cielo sia in continua evoluzione (…). Alcune volte è molto calmo, ogni tanto magnificamente screziato (…) Ho pensato a quello che abbiamo passato tutti: la costante situazione di non sapere cosa ci sarà il giorno dopo”
Queste sono le parole pronunciate da Sarah Burton, direttrice creativa del brand Alexander McQueen per la presentazione della SS 2022: dopo infiniti mesi, la sfilata si è svolta in presenza e, per l’occasione, la griffe ha scelto di lanciare un messaggio di speranza e di incoraggiamento, che vede la sua ispirazione in alto, nel cielo.
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Per il suo ritorno “fisico”, il brand ha deciso di ambientare la sfilata in una specie di bolla realizzata in una location su Londra, città dove tutto ha avuto inizio. Il messaggio che ha voluto lanciare deriva da un’esigenza nata post-pandemia, dopo cui ci si è resi improvvisamente conto che, in fin dei conti, l’uomo vive in balia della natura.
Sotto il cielo, nulla è mai certo: ciò che ci siamo ritrovati a fronteggiare negli ultimi mesi si è rivelato molto più grande di noi e la soluzione prospettata è stata una, raccogliere il coraggio e resistere. Ma dalla pandemia si può anche cogliere un insegnamento: osservare e apprezzare tutto, anche le cose più piccole e scontate, in quanto può sempre lasciare in noi delle suggestioni.
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Incredibilmente, pare che la sfilata sia andata di pari passo col cielo di Londra in tutto e per tutto: all’inizio, i capi che hanno sfilato in passerella erano caratterizzati da colori chiari e linee minimali e dal cielo un raggio di sole ha trafitto e illuminato la bolla. Sul finale, quando a preponderare è stato il nero, il cielo si è colorato di una tonalità grigia plumbea.
In passerella si sono susseguiti look ibridi, in quanto presentano sia dettagli estremamente femminili, tra cui veli e paillettes, sia outfit di natura più “strong”, caratterizzati da denim e pelle. Maniche bombate e abiti trench si combinano sapientemente a vestiti in tulle dal rosa antico al giallo con paillettes, ma anche a tonalità accese come il fucsia e abiti lunghi con frange nelle tonalità del blu.
Il tema del tempo, in senso fisico e metaforico, si può riscontrare anche sui capi stessi: infatti, ricorre spesso e volentieri sui vestiti un effetto “wind blown“, che richiama un po’ l’effetto del vento che soffia, riprodotto con macchie blu elettrico estremamente dilatate su un tessuto bianco candido. Proposta anche la versione di un cielo più cupo, su un abito grigio con grandi nuvole nella sua parte inferiore.
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