Bionda, capelli lunghi, vitino da vespa e vita da star. Stiamo parlando della Barbie, la bambola che ha rivoluzionato il mondo dei giocattoli e della moda mondiale e che ancora oggi fa impazzire i collezionisti di tutto il mondo.
1945, Los Angeles. Ruth Mosko e il suo fidanzato Elliot Handler vivono a Los Angeles e stanno lavorando ad un progetto che a breve diventerà uno dei più conosciuti al mondo, la Mattel.
Ruth è in giardino come sempre e guarda la figlia Barbara giocare con i suoi bambolotti ai quali dà un nome da donna e preferisce avere con loro più un approccio da stilista che da mamma. A quest’epoca, infatti, per le bambine esistevano solo bambole dalle sembianze da neonato che limitavano le femminucce al solo ruolo di mamma.
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Come nasce la Barbie?
Ruth ha un’intuizione e propone al marito, di produrre una nuova bambola con caratteristiche completamente diverse: capelli lunghi, vita sottile e gambe lunghe.
9 marzo 1959, New York. La Barbie, così chiamata in onere della figlia, viene presentata al New York Fair con costume zebrato e in un solo anno ne vengono vendute 350 mila esemplari.
Ruth a questo punto ha la seconda idea geniale: non solo vendere la bambola, ma anche una serie di accessori acquistabili separatamente come scarpe, vestiti e gioielli.
La Barbie presto, comincia ad incarnare l’ideale di ragazza che tutte le bambine vorrebbero essere, perché, oltre ad avere Ken, l’inseparabile fidanzato, guida auto di lusso, camper e vive in case da sogno con piscina.
La bambola non ha ispirato solo le bambine di tutto il mondo, ma anche designer e stilisti famosi come Moschino o Patrizia Pepe, alcune dei quali hanno vestito la Barbie con alcuni dei loro preziosi modelli.
La bambola fashion nel corso del tempo si è sempre adattata alla moda e agli stili del momento; per questo motivo nel 2000 viene proposta la Jewel Girl, la Barbie che per la prima volta mostra l’ombelico.
Nel 2016, invece, il brand propone tre nuove fisicità diverse, quali curvy, petite e tall. L’evento interessa il Times che li dedica addirittura una copertina.
La missione di Barbie è sempre stata quella di incoraggiare le bambine a vivere felici e ad inseguire i propri sogni; per questo motivo in occasione del suo sessantesimo compleanno, ha avviato una campagna di sensibilizzazione sul dream gap, la perdita di fiducia delle proprie capacità che colpisce di solito le bambine a cinque anni. Ha scelto quindi personaggi femminili di ispirazione che hanno rotto qualsiasi stereotipo nella vita e ha dedicato loro una speciale edizione della bambola; tra queste vediamo la campionessa paraolimpica Bebe Vio e Samanta Cristoforetti, astronauta, ingegnere, ma soprattutto prima donna italiana a far parte degli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea.
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Il successo della Barbie è intramontabile e ancora oggi si stimano 100 mila collezionisti di tutto il mondo, soprattutto donne di mezza età pronte a sborsare cifre da capogiro per accaparrarsi una Barbie.