La moda e il mondo della nanotecnologia creano abiti sempre più tecnologici e digitali perfetti per l’epoca in cui viviamo. Scopriamo insieme cosa significa moda hi-tech.
L’hi-tech si fonde con la moda per creare oggetti funzionali, intelligenti e dal design ricercato in linea con le esigenze di una società sempre più digitale.
La tecnologia indossabile, infatti, racchiude in un solo insieme arte, ingegneria e design per la creazione di una moda accattivante al passo con i tempi.
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Moda hi-tech: cosa significa?
La tecnologia lavora sulle caratteristiche strutturali e fisiche delle fibre dando maggiore resistenza allo strappo, all’abrasione, alle macchie e ai raggi UV.
La spinta a questa nuova tendenza è scaturita anche dal Covid-19 che ha costretto gli stilisti di tutto il mondo a rivedere i tempi e i modi di produrre abiti.
Diversi stilisti si sono cimentati nella creazione di abiti tecnologici. Un esempio nazionale è l’azienda Nemen, che ha progettato una giacca a LED con un tessuto a fibre ottiche in grado di garantire la massima visibilità durante le ore notturne. Tommy Hilfiger e Zegna, inoltre, hanno creato capi dotati di pannelli fotovoltaici per ricaricare il telefono.
La Cute Circuit, invece, casa di moda fondata dall’italiana Francesca Rossella progetta abiti hi- tech. Un esempio? L’abito cinetico che si illumina e cambia modello a seconda dell’umore e del movimento della persona che lo indossa.
Un altro capo digitale divenuto famoso è quello indossato da Johanna Jaskowska, presentato a New York e prodotto dalla casa di moda The Fabricant. La particolarità di questo vestito è l’iridescenza e la possibilità di cambiare colore perché si illumina.
Un capo di abbigliamento semplice, ma reso tecnologico, funzionale e importante per diverse situazioni è la t-shirt, in particolare la SOUND shirt e la HUG Shirt.
La prima è stata creata per i non udenti e permette di percepire la musica attraverso le vibrazioni che sedici sensori trasmettono alle diverse zone del corpo; creata dalla CuteCircuit, la Sound Shirt è costituita da un tessuto elastico senza fili realizzato con tecnologie tessili d’avanguardia.
L’altra maglietta, invece, permette di ricevere un abbraccio virtuale da qualcuno attraverso dei sensori che riproducono la posizione delle mani, il calore e il battito del cuore della persona che invia l’abbraccio.
La nanotecnologia applicata alla moda produce anche abiti digitali, capi 3D indossabili solo virtualmente; questa idea nasce da Carlings, casa di moda norvegese, che fa acquistare capi digitali sulla loro piattaforma a 30 euro e te li modella in base al tuo fisico.
Il trend fashion-tech si lega così alla moda green. Oltre ai tessuti tecnologici, anche la stampa tridimensionale e gli smart fabrics permettono di ridurre gli sprechi e introdurre materiali ecologici nella produzione e nella distribuzione dei capi di moda.
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Moda hi-tech la svolta digital green per abiti funzionali altamente tecnologici.