F come Fichu, sai cos’è? Viaggio nella storia della moda

Non è di certo una parola che viene utilizzata spesso nel vocabolario della moda, ma in un determinato periodo storico era un indumento fondamentale. Scopriamo insieme cos’è

Nel corso dei secoli la moda, come tantissimi altri aspetti della nostra vita sociale e altre arti, è evoluta moltissimo, talvolta lentamente talvolta in modo repentino.

Dai vestiti rudimentali delle prime forme di ominidi, finalizzate meramente a sconfiggere il freddo e coprirsi, la moda negli anni si è evoluta, diventando non solo sempre più complessa e ricercata, ma qualcosa di fondamentale nella nostra vita.

Un certo tipo di abiti e tessuti, ad esempio, un tempo distingueva la classe sociale. Oggi i nostri abiti raccontano, invece, qualcosa di molto importante di noi, quasi fossero realmente un vero e proprio bigliettino da visita.

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Da Canva

Oggi vogliamo fare un viaggio nella storia della moda, tornando indietro di parecchio tempo, precisamente nel Settecento.

Un secolo importantissimo per la moda, quello del Settecento, che segnò una cesura storico-sociologica senza precedenti.

Dal punto di vista sociale, infatti, il cambiamento del modo di vestire ebbe un impatto enorme sia sui ceti più alti, quindi nelle corti e nell’aristocrazia, e sia nelle classi medie e basse.

La moda ebbe così tanta rilevanza in quel secolo che nacque persino un genere letterario satirico. Joseph Addison sul The Spectator nel 1711 fu uno dei pionieri della satira sulla moda dell’epoca, un genere che, dalla seconda metà del Settecento in poi, avrà un enorme fortuna.

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Il fichu, da fazzoletto a turbante per i capelli 

Una caratteristica tipica degli abiti femminili è il fatto che questi fossero caratterizzati da importanti scollature.

Per non offendere la pubblica morale queste ultime dovevano essere, in qualche modo, coperte.

Fu da tale esigenza che nacque il Fichu, fisciù, tradotto dall’inglese, un grande fazzoletto di dimensioni triangolari o quadrate che copriva le grandi scollature dei corpetti.

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Da metmuseum.org

Solitamente realizzato in cotone, lino o seta, il fichu aveva una forma triangolare o quadrata.

Per poterlo indossare il fazzoletto veniva piegato in diagonale per formare un triangolo che veniva poi adagiato su petto e spalle e nascosto nella parte davanti del corpetto.

Nella maggioranza dei casi il fichu, o fisciù, veniva realizzato interamente a mano dalle stesse donne che lo ricamavano sapientemente.

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Da metmuseum.org

Il fichu veniva utilizzato anche come accessorio per i capelli a mo di turbante anche nella Francia della fine del Settecento.

Alla fine la parola fichu venne utilizzata in senso più generico per indicare accessori per il collo, continuando a essere utilizzato fino al XIX secolo.

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