Petite nel linguaggio della moda non ha solo un significato ben preciso, ma anche un valore forte: ecco perché rimarrai a bocca aperta quando lo scoprirai!
La moda appartiene ormai ampiamente al nostro quotidiano ed è impossibile negarlo: la troviamo nei vestiti che giornalmente indossiamo, nelle scarpe, negli accessori, persino nell’arte. Non descrive esclusivamente la tipologia di vestiario presente sul mercato, ma il modo in cui noi possiamo esprimerci attraverso un vero e proprio stile, grazie sicuramente anche ai brand.
Basta pensare ad un look più raffinato seppur casual di Zara, ad un total sporty di H&M, per non parlare poi dei grandi come Dior, Chanel, Stella McCartney, Alexander McQueen, che oltre all’Haute Couture, son riusciti a creare un prêt-à-porter elegante, seducente e di uno chic incredibile.
La moda cambia e si evolve, non solo al livello di confezionamento e design, ma anche e soprattutto al livello di canoni estetici. Ricordate le modelle negli anni 80 e 90 che dovevano corrispondere a misure definite e severissime? Bastavano anche solo 2 kg in più per poter rientrare in una categoria di secondo range. Ad oggi non è più così ed oltre ai canoni curvy, oversize e classici, troviamo anche il petite. Ma cos’è nello specifico? Scopriamolo insieme!
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Petite in moda ha un valore molto forte: cambiano i canoni e le ‘figure di riferimento’
Come dicevamo, la carriera da modella negli anni 80 e 90 non è stata facile. Tantissime ragazze, splendide e dal corpo statuario, erano costrette a perdere molto peso per poter apparire ‘presentabili’ e ‘accessibili’ ai vari casting, cadendo molto spesso nell’orribile vortice della bulimia, anoressia e depressione. Bisogna dire grazie soprattutto alla nuova generazione di stilisti, che di certo hanno progettato e ridefinito i canoni estetici, abbracciando quindi tutte le varie body shape delle donne.
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Ecco perché ormai in passerella, troviamo tantissime modelle appartenenti al genere ‘curvy’, ‘oversize’, al classico definito come gli angeli di Victoria’s Secret e le petite model. Quest’ultime prendono piede circa 8/10 anni fa e rientrano, come del resto già il nome fa intuire, in tutte quelle modelle che non corrispondono alle classiche altezze slanciate richieste in passerella, quindi spalle strette, statura contenuta, busto corto e gambe poco slanciate.
Non si da quindi solo la possibilità a donne meravigliose di poter lavorare nel campo della moda seppur basse, ma di concepire un nuovo stile, una nuova linea per tutte le altre donne del mondo che rientrano in un’altezza definita ‘di piccola taglia’. Petite quindi sta per piccolo, grazioso, contenuto, minuto.
Grazie alle petite model allora, troviamo un valore aggiuntivo molto forte nei nuovi canoni estetici, ovvero che non è l’altezza, tantomeno una body shape stereotipata a definire la bellezza, ma il portamento, il savoir-faire personale e…un pizzico di personalità, che varrà sempre 100 punti in più rispetto alla propria fisicità!