Lo stile British ad oggi è ampiamente emulato e seguito da tantissimi ragazzi appassionati di moda, ma qual è la sua storia? Scopriamolo insieme
Verso la fine degli anni 50 molti ragazzi iniziarono a seguire una moda piuttosto elegante, persino nelle occasioni giornaliere e quotidiane. Ammettiamolo, in quegli anni difficilmente si era trasandati o ‘casual’ poiché i canoni della moda erano piuttosto rigidi e squadrati, vi erano giacche, cravatte, gonne plissé, camicette di seta e tacchetti persino per andare a fare la spesa nelle botteghe.
Tuttavia, Londra fu la Regina dello stile British che prevedeva diverse ‘regole’ da seguire. Ovviamente chi aderiva a questo english style apparteneva quasi sempre all’alta borghesia o comunque a ranghi sociali piuttosto elevati, pian piano però questo modo di vestire venne diffuso in tutta la società, specialmente per chi non voleva rinunciare all’eleganza e al bon ton in qualsiasi occasione. Ma qual è quindi la storia dello stile British?
Chi apparteneva allo stile British veniva definito Mod, chiamanti quindi Mods guys. Abbreviativo della parola Modernists, che definiva gli amanti del Modern jazz. Il look British, come del resto già la parola ci fa immaginare, è molto sobrio, profondamente elegante e ricercato, mai scontato, sempre composto e allo stesso tempo piuttosto disinvolto. Non bisognava cercare di apparire ‘high’, ma semplicemente sentirsi importanti e chic.
I ragazzi Mods quindi indossavano quasi sempre blazer con colletto revers sottile, spalline dritte e definite, poco avvitati e con camicie sottili e leggermente sbuffate sulla vita, indossate rigorosamente dentro a pantaloni larghi senza pences, con orli che appoggiavano a mocassini o stivaletti laccati, sempre molto lucidi.
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Le ragazze Mods invece prediligevano gonne a vita alta, a campana o plissettate, con camicette di seta e collo alla peter pan, cardigan morbidi e oversize, fermi sui fianchi o al massimo sulla vita, fiocconi sul capo, calze a tinta unita spesse bianche o nere e per finire le classiche ballerine, che nell’immediato conferivano eleganza e portamento.
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Come dicevamo quindi, lo stile mods si riferiva all’eleganza del jazz, alla dolcezza delle sue note, al portamento dei balli grintosi seppur mai eccentrici o fuori dal comune. Per replicare lo stile British non occorrono capi ricercati o firmati, bensì ben abbinati: con una camicetta legata al maglioncino(magari poggiato sulle spalle con nodo sul petto), gonna a vita alta longuette o a campana, calze e stivali in pelle conferiremo al nostro look un vero portamento Mods. Perché il British non è solo uno stile, ma un modo sfizioso di concepire la moda!
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