Zara, ecco cosa si nasconde dietro al processo di produzione dei vestiti

Vi siete mai chieste cosa si nasconde dietro la produzione dei capi di uno dei brand più venduti al mondo?

Ogni marchio, in un modo o nell’altro, nasconde qualche piccolo segreto.

Zara copertina
Foto da @zara.addicted21

Zara è presente in 96 paesi nel mondo, per un totale di 2.238 negozi, ognuno dei quali riceve due spedizioni di nuovi articoli a settimana. Ogni singolo pezzo di abbigliamento passa attraverso uno dei quattro centri di distribuzione di Zara, sparsi in tutta la Spagna. Il più grande di tutti si trova nella sede principale di Zara, ad Arteixo, nel nord della Spagna.

Questa zona del paese è la patria del suo fondatore, Amancio Ortega, e del primo negozio Zara. Oggi, più di 5.000 persone lavorano in questa sede, in diversi ambiti, dal business, al design, alla fotografia. Tutti contribuiscono alla produzione e alla distribuzione dell’abbigliamento Zara in tutto il mondo.

Il processo di produzione firmato Zara

La storia inizia nel cuore del quartier generale di Zara, dove il suo team di design, composto da 300 persone, revisiona le previsioni delle tendenze, creando contemporaneamente i moodboard, ovvero delle tavole di stile, per la prossima collezione del negozio. (scopri i cappotti di Zara must have per questa stagione)

cappotto Zara
Foto da @zara

Si crea il disegno e si porta ad una squadra di tagliatori di modelli a pochi metri di distanza, che mettono insieme i primi prototipi. Quando questi sono pronti, si testano sui modelli, che lavorano in altre aree del dipartimento di moda.

Si tratta di una decina di persone, adibite a testare le varie collezioni di abbigliamento, sia maschili che femminili. A seguito dell’approvazione del prototipo, un modello digitalizzato viene inviato a una delle sue fabbriche.

Il primo passo del processo è quello di impostare i modelli sul tessuto. Un portavoce della Inditex (multinazionale spagnola dedicata all’abbigliamento e alla moda) ha paragonato questo processo a un gioco di Tetris. Infatti, si tratta di inserire più pezzi possibili all’interno di un singolo pezzo di materiale, per utilizzare meno tessuto possibile.

Una macchina stampa così una copia a grandezza naturale del layout del modello, che viene poi steso sotto grandi macchine da taglio. Sui tessuti più sottili, addirittura, possono essere tagliati 200 strati alla volta.

A questo punto, si inscatolano i pezzi di carta e di tessuto. La carta include tutti i dettagli che permettono agli operai di identificare il posto dove questi pezzi devono essere inviati, e quale parte dell’indumento comporranno.

Alcune fabbriche esterne si occupano della cucitura, che grazie al prototipo del capo, possano copiarne l’esatto design. Quindi l’articolo ritorna al quartier generale di Zara.

Si procede perciò, appiattendo ogni singolo pezzo con delle apposite macchine da stiro. A questo punto si revisionano tutti i capi, per assicurarsi che non ci siano punti difettosi. Gli articoli che superano i controlli ricevono un’etichetta di sicurezza.

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donna con cappotto Zara
Foto da @zara

Si disimballano dai camion le scatole con i vestiti, i quali vengono passati attraverso una macchina a sensori, responsabile di dare ad ogni articolo il suo tag RFID (Radio-Frequency Identification).

La macchina rileva quanti articoli ci sono nella scatola e assegna a ciascuno di essi un’identità elettronica, che viene memorizzata nell’etichetta di sicurezza.

Quest’ultima si utilizza per per tracciare l’articolo dal momento del suo arrivo in centro fino all’acquisto in negozio da parte del cliente.

L’RFID è una delle innovazioni più recenti di Inditex. Permette a Zara di controllare nel dettaglio i livelli di inventario.

Le informazioni sul sistema informatico informano i dipendenti sulla quantità di articoli che deve essere spedita in ciascun negozio.

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Queste quantità si stabiliscono in base al feedback dei manager dei negozi, in base a ciò che è popolare con i loro clienti e ovviamente, anche in base ai dati di vendita.

A questo punto, si posizionano le scatole su un altro nastro trasportatore per essere inviate per la consegna. Le consegne europee avvengono tramite treno, le altre, invece, in aereo. Nel giro di 36 ore, le scatole arrivano in tutti i negozi europei, mentre raggiungono il resto del mondo entro le 48 ore.

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