Il disegno cashmere può essere definito un vero evergreen nel campo della moda, diciamo che non passa mai e che lo ritroviamo in declinazioni differenti nel corso del tempo. Ma conosci la storia di questa fantasia? E’ molto interessante
Meglio noto come tessuto Paisley che porta appunto i disegni cashmere come abitualmente tutti noi chiamiamo questa fantasia, rappresenta una delle realtà più antica della storia dei tessuti.
Questo tessuto con i disegni cashmere si distingue da tanti altri per la sua origine antica, risalente infatti alla Persia ancestrale. Arriva dalle regioni del Kashmir in India, ma passerà per la corte di Napoleone di Bonaparte, fino ad arrivare ai giorni nostri sulle passerelle più importanti di Milano o Parigi. Dopo aver visto la storia del pizzo, scopriamo da dove deriva questo splendido disegno colorato e particolare.
Questo tessuto ha origini molto antiche che secondo gli esperti risalgono ai tempi dell’antica Mesopotamia.
Le prime testimonianze di paisley e dunque del disegno cashmere le abbiamo in Persia, dove inizia a comparire quella silhouette a goccia sulle pareti dei monumenti e nelle abitazioni. Lo sappiamo grazie ai numerosi reperti archeologici che lo dimostrano. Osserviamo che la forma di questo disegno ricorda quella della foglia stilizzata, dunque d’ispirazione naturalistica, che ci regala un intrico vegetale originale e unico. Da qui l’eleganza di questa fantasia che è arrivata fino ai giorni nostri.
Ma è il Seicento a rappresentare il vero secolo della svolta nella moda europea, quando iniziarono i traffici commerciali della C è il Seicento a rappresentare il vero secolo ompagnia delle Indie che portavano in Occidente simili preziosità come appunto questo tessuto. Così inizia ad arrivare alle corti del tempo, dove l’attrazione per l’orientalismo era alle stile.
Ma soltanto due secoli dopo il paisley, con gli splendidi disegni Cashmere, diventa protagonista dei guardaroba delle nobildonne. A essere conquistata dal fascino di questa fantasia è stata la regina consorte di Napoleone Bonaparte. Si fece realizzare oltre 33 abiti realizzati con questo particolare tessuto.
Nel Novecento questo tessuto trova la sua perfetta dimora in Italia. Oggi tutti lo consociamo come marchio di fabbrica del brand Etro che l’ha declinato nei più svariati capi, dagli accessori ai vestiti, sia per donna che per uomo.
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