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Vocabolario della moda

Bustier, ecco come nasce il trend più sexy di tutta la primavera

Il bustier è tra i trend più In della primavera 2022: ma come nasce la vita aderente e qual è la sua storia? Facciamo un piccolo viaggio nel tempo!

Le Fashion Week del 2021 scorso ce lo avevano confermato e in realtà anche quelle per la moda autunno/inverno del 2022/23 riprendono in pieno lo stile: il bustier è diventato una certezza assoluta. Basta dare un’occhiata alle proposte di Versace, Chanel e N°21, in cui i top sono avvolgenti, aderenti e spesso sostenuti da stecche che conferiscono estrema sensualità al corpo femminile.

Credits_canva

La moda bustier in qualche modo si contrappone agli oversize degli ultimi tre anni, confermando molto probabilmente la voglia di marcare in pieno le curvature del corpo delle donne, riportandolo ad una sensualissima forma tipica a clessidra. Ma da dove deriva il trend? In realtà bisogna fare un piccolo viaggio nel tempo, tornando addirittura al 1500.

Curiosi di scoprire la storia di un trend che ha già conquistato milioni di donne? Ecco come nasce la moda bustier!

Il trend della moda bustier è un successo in questa primavera: ma come e dove nasce?

Prima ancora di parlare del trend moda bustier, bisogna incontrare il significato della parola: per bustier si intende un busto leggerissimo, dalle linee aderenti sull’addome e composto da un reggiseno a balconcino, in grado quindi di alzare visibilmente il seno rendendolo pieno e formoso. Non viene dunque difficile intuire che il trend derivi dall’utilizzo del corsetto, che se già trovava un discreto uso nel Medioevo, sarà solo il XV secolo ad affermarlo come capo per eccellenza di moda.

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Rispetto a quanto si possa pensare, il corsetto era utilizzato sia dagli uomini, sia dalle donne, tuttavia lo scopo era diverso: se per gli uomini le aderenze erano molto più agevoli e indirizzate a sostenere la schiena durante le ore di lavoro, per le donne erano esagerate e il fine ultimo era quello di modificare completamente la silhouette.

Il classico vitino ad ape diventa quindi l’esasperazione dell’erotismo, lasciando da parte tutte le problematiche che ne derivavano: i corsetti erano composti quasi sempre da lamine metalliche, sorrette da stecche robuste di dente di balena o di legno, che venivano allacciati sulla schiena. L’operazione richiedeva diverso tempo e causava spesso svenimenti, problemi respiratori e nei casi estremi persino fratture alle costole. Maggiore era il grado di aderenza e modifica della vita femminile, maggiore era per conseguenza la sensualità.

Il corsetto inizia quindi ad essere a tutti gli effetti uno dei capi base della moda femminile, diventando quasi una sorta di biancheria intima giornaliera. Ad esso verranno poi applicate sottogonne e crinoline molto ampie e strutturate, che limitavano certamente i movimenti. Nel corso del XVI secolo i corsetti perdono la loro accezione ‘militaristica’, diventando un capo di lingerie che doveva possedere tante preziosità: compaiono quindi i bustini in seta, in raso, i bordini erano decorati con pizzi e merletti ed ovviamente l’intero confezionamento era eseguito a mano. Dovremo attendere gli inizi del 900 per un abbandono parziale, grazie a Paul Poiret, che introdusse l’abito chemisier, tuttavia sarà solo la fine della Prima Guerra Mondiale ad eliminarlo, grazie all’introduzione sul mercato di reggiseni, guaine contenitive elastiche e mutande aderenti.

Credits_Pinterest@windsor

Stiliste dal calibro di Coco Chanel si opposero fortemente a tutte quelle rivisitazioni del bustino poiché stanche di dover corrispondere a un desiderio sessuale o ad una visione prettamente maschile dell’erotismo. Nel 1945/47 il bustino inizierà nuovamente la sua falcata nelle proposte moda, tuttavia cambiando completamente il suo significato: non rappresenta più una costrizione sociologica, ma diventa quel capo in grado di riportare il corpo femminile alla sua autentica bellezza.

Credits_Pinterest@emmiol

Già con Dior la  tornerà in auge, arrivando sino ai giorni nostri con Versace(clicca qui per scoprire la sua ultima collezione), Gucci e Valentino. La moda bustier pur ispirandosi al passato, guarda al futuro. Poiché con un bustino ogni donna potrà permettersi quel pizzico di vanità, quanto basta per non sentirsi intrappolata in un luogo comune. Sceglie lei il proprio bustier, sceglie lei quanto essere desiderabile.

Cesare Orecchio

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