Ancor prima che la serie andasse in onda sembrava scritto nelle stelle: gli outfit di Euphoria ci avrebbero fatto innamorare. Per fortuna copiarli è veramente semplicissimo.
Dimenticate i tempi di Blair Waldorf, che se ne andava a scuola con un cerchietto in tinta con la sua Fendi Peekaboo, e anche i look total Chanel di Marissa Cooper, che dirigeva un ballo scolastico griffata dalla testa ai piedi. Ora è l’epoca di Euphoria e la normalità è il vero trend fashion della serie tv.
Il modo di vestire della Gen Z giunge sullo schermo senza filtri né riadattamenti. Questa sembra esser la forza della serie tv Euphoria, parte del magico mix che agevola l’empatia del pubblico verso i personaggi della serie.
Questa vera e propria rivoluzione è merito soprattutto di Heidi Bivens, già creatrice degli stratosferici look di Mid 90s, The Beach Bum e Spring Breakers. E’ la primissima volta che Bivens accetta di lavorare a uno show televisivo e non a un film, come di solito fa. Sarà per questo allora che i costumi nella serie hanno un’impronta veramente speciale: i cambi d’abito si susseguono in numero impressionante e ogni look è pensato per poter descrivere le sfaccettature della personalità dei singoli personaggi e le loro evoluzioni con lo scorrere degli episodi.
Appassionandosi ai personaggi ci si appassiona dunque ai loro outfit ed è così un vero e proprio piacere scoprire come sia semplice in realtà replicarli. Stiamo infatti per svelarvi un elenco di griffe comprare o in procinto di comparire nella serie tv.
I look di Euphoria traggono origine un po’ ovunque. Negozi della grande distribuzione, griffe emergenti ma anche brand di culto e vere e proprie icone dello streetwear.
Un mix alto/basso percorre tutta la durata della serie dove brand di culto ed emergenti, come Eckhaus Latta e Jean Paul Gaultier, incontrano marchi di streetwear come Sci-Fi Fantasy, Aries Arise, Stüssy, e chiaramente Supreme.
Questo, che potrebbe sembrare un incontro un po’ confuso di capi brand, è in realtà specchio fedele di come i teenager di oggi intendono la moda.
Tanta veridicità e accessibilità ha reso in breve tempo lo stile della serie un vero e proprio elemento di culto, una sorta di erede del fascino di Sex & the City ma decisamente più accessibile. Sono nati così account Twitter, post di Instagram e siti dedicati esclusivamente alla serie, assieme ad articoli di vari website che ti portano alla lista Poshmark dove puoi direttamente comprare i capi più iconici visti in Euphoria.
Quando si chiede alla costumista se l’esplosione del fenomeno Euphoria sia stata per lei shoccante, Bivens risponde:
“Un pochino, ma solo perché quando stavamo lavorando duramente per completare gli episodi, non ho avuto il tempo di realizzare quanto la gente si sarebbe potuta interessare dei dettagli dei costumi.”
Certo, ancora una volta ci troviamo alle prese con un istinto di emulazione che non porterà i fan sella serie a scoprire il loro vero stile, ciò che gli dona e li può far sentire a proprio agio. Il gioco è come sempre emulare, trasformasi nel proprio personaggio favorito, solo che questa volta lo si può fare con decisamente maggior facilità (oltre che minor spesa).
Tutto ciò è un male? Forse no, forse è semplicemente la storia che si ripete e, in una erto senso si migliora: difficile esser Carrie Bradshaw e il solo provarci poteva portare a veri e proprio flop di stile, mentre trasformarsi in Jules è decisamente più facile e il successo potrebbe finalmente sorriderci.
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