La nuova collezione sposa firmata Vivienne Westwood è sensazionale: reminiscenze gotiche, savoir-faire da dea e bellezza purissima
Che Vivienne Westwood sia il brand indiscusso della moda bridal è assodato: che anche stavolta abbia superato se stesso partorendo una collezione incredibile, evocativa, fantasy e che neppure per un istante cada nello scontato è davvero una sorpresa. Lo stile della maison da sempre si appassiona di ricami, design preziosi e che ricordano il bon-ton di un dea plurietnica, eppure stavolta succede qualcosa in più.
Nell’ultima collezione SS 2022 bridal ogni proposta assume un connotato differente e sembra quasi che gli abiti acquisiscano dei poteri forti, incredibilmente potenti, primo tra tutti l’attrattività. Gli occhi rimangono ancorati ai dress in modo impetuoso, non esistono abiti da sposa più belli e questo lo sappiamo molto bene.
Ma cosa è successo durante l’ultima passerella di Vivienne? Qualcosa di incredibile e noi vogliamo svelarvelo
Sia chiaro: Vivienne Westwood non ha mai deluso, neppure per una singola collezione, eppure stavolta ci conquista con delle proposte che sembrano rievocare uno stile dimenticato, forse riportato alla luce solo negli ultimi 5 anni, seppur con fare timido e poco vivace. Tranne in questa collezione, dove invece possiamo assaporare tutto lo splendore della moda anni 20/30, ma anche 70 e millennials.(clicca qui per scoprire la collezione sposa di Zara, è davvero incredibile!)
Ogni abito proposto segue una propria filosofia di pensiero e non esiste accezione più bella della stessa sposa: la donna non solo deve necessariamente brillare, ma deve vestirsi di preziosità in uno dei giorni più importanti della sua vita che sono un jewel dress di Vivienne può garantire. Ciò che d’impatto notiamo guardando per la prima volta la collezione sono gli elementi stilistici della moda charleston, delicata, velatissima eppure prorompente.
Quasi tutti gli abiti sono lunghissimi, non si espandono mai in gonne a ruota eppure non perdono neppure per un secondo l’eleganza e la bellezza. Questo ci conferma anche nella moda bridal la voglia di rinascere dopo due anni pandemici e ciò non deve impaurire, ma anzi permettere di risplendere in un lavoro meticoloso di tessuto, luce e vibrazioni positive. La sposa di Vivienne Westwood quindi non vuole rinunciare al classico del velo coperto o sul capo che ricade lungo sui piedi e sulla scia delicata della gonna, non eccede e rimane perfettamente bilanciata in un cocktail di diverse espressioni, marcando ovviamente il senso dello stile westwoodiano.
Vengono accantonati per un po’ i bustier, le classiche versioni principesche degli abiti rispolverando silhouette allungate fino a toccare il cielo, ovviamente senza modificare quello che sono i grandi classici della moda bridal: diamanti, punti luce e bianchi vividissimi, che virano dal panna al ghiaccio, dall’avana sino al beige. Vivienne tuttavia non delude neppure le spose più eccentriche o anticonformiste proponendo matrimoni in blazer, in panta palazzi di seta, raso e chiffon, gioca con le trasparenze che ammiccano senza tradire il gusto sciccosissimo del fascino a tratti orientale, a tratti prettamente occidentale.(clicca qui per scoprire le proposte sposa più In di tutto il 2022)
Il percorso che non può non essere compreso sin dal primo istante è uno, puro e semplice: quello di rispettare in qualsiasi momento la femminilità di ogni donna che, in ogni caso, deve soddisfarne di diverse, mai uguali e mai scontate. La missione sposa con Vivienne Westwood è nuovamente compiuta.
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