Se c’è un capo intimo senza tempo quello è sicuramente il baby doll. Una sexy sottoveste che ha una lunga e antica storia e che sin dalla notte dei tempi fa perdere il fiato sotto le lenzuola
Il baby doll è un vero e proprio evergreen, sexy, elegante e di classe, è un capo intimo che non dovrebbe mai mancare nell’armadio di una donna. Il motivo? Non c’è indumento più seducente di questo.
Tra i pigiami per dormire, il baby doll rientra sicuramente tra i primi cinque da avere. Capo molto apprezzato sotto le lenzuola, c’è chi lo usa solo per le serate speciali e chi invece ne ha fatto un vero stile di vita, utilizzandolo come indumento per andare a dormire ogni giorno.
Baby Doll, l’indumento intimo senza tempo che lascia senza fiato sotto le lenzuola
Il termine baby doll significa letteralmente piccola bambola e già il significato del nome lascia intendere di che genere di indumento intimo sia. E’ un capo di lingerie, generalmente composto da una camiciola leggera, ricamata nella parte superiore del seno. Può essere un unico pezzo o a due con mutanda coordinata.
Il baby doll può essere di diversi materiali così come di differenti modelli. Nell’immaginario collettivo è generalmente in seta con lavorazioni in pizzo sul seno e, se a due pezzi, con mutanda dello stesso tessuto. Negli anni anche lo stile dei baby doll, come capita con ogni cosa nella moda, si è evoluto. Ne sono nati tanti generi, alcuni più sexy, come quelli in total pizzo o interamente trasparenti, fino a qualcosa di più semplice come in cotone e merletto.
Esistono poi in un’infinita varietà di colori, da sfoggiare anche in base alle stagioni. Ecco che il baby doll rosso sarà il capo intimo da indossare a Capodanno, mentre quello bianco d’estate. Il lancio di questo capo intimo è stato quello dell’attrice Carroll Baker, che nel 1956, nel film Baby Doll, La bambola viva, indossava appunto quest’indumento. Per quei tempi erano immagini molto forti e la pellicola suscitò molte polemiche. Ma celebri sono i baby doll di Marilyn Monroe, Doris Day e Gina Lollobrigida. Con il tempo questo indumento è divenuto simbolo di sensualità.
Ma da dove deriva il nome baby doll? Si presume sia legato alla semplice fattura di quest’indumento che ricorda molto i capi indossati dalle bambole. Va detto poi che to doll up in inglese significa agghindare, dunque il termine potrebbe essere tradotto con ‘bambina agghindata‘, che trova perfettamente senso nel messaggio che questo capo intimo desidera trasmettere: una forte carica sensuale, celata da un abbigliamento dolce ma provocante.