La minigonna che Anna Tatangelo diceva di non dover riempire oggi è un must have assoluto e andrà indossata così per essere impeccabili!
Ne sono passati di anni da quando, a soli 19 anni, Anna Tatangelo partecipava al Festival di Sanremo con la canzone Essere una donna. Citandola testualmente, il ritornello divenuto famosissimo in tutta Italia cantava ‘Essere una donna non vuol dir riempire solo una minigonna‘, in cui migliaia e migliaia di ragazze si identificarono. Eppure, la nostra cara Anna a distanza di tempo si sbaglia e anche di grosso.
Un po’ abbandonata negli ultimi anni seppur presente all’interno delle sfilate, la minigonna in questo 2022 è tra i simboli fashion primaverili più gettonati in assoluto, tornando alla ribalta in accezioni ancora più corte, ancora più sexy, ancora più disinvolte. Simbolo dell’emancipazione femminile, voluto e idealizzato da Mary Quant, questo capo must have per eccellenza è lo strappo sociale riferito a tutto il genere femminile, che con un solo sfoggio di gamba lanciò un messaggio ben preciso: essere chi si vuole, come si vuole e quando lo si vuole.
Ma come verrà quindi indossata la minigonna quest’anno e cosa avrà di diverso rispetto ai modelli passati?
Sia chiaro, nessuno ce l’ha contro la Tatangelo, anche se bisogna ammetterlo, proprio quella minigonna da non riempire le ha regalato parecchia fortuna. Al di là del significato della canzone, quest’anno le minigonne non solo tornano alla ribalta nelle accezioni più classiche, ma anche e soprattutto in quelle più fresche e dinamiche di sempre. Alcuni tra i brand più famosi ci hanno confermato questo voler nuovamente sfoggiare le gambe, senza doversi preoccupare di quanto la società voglia o dica. Poco di buono? Libertina? Poco importa cosa dica la gente, la scelta ricade sul gusto personale di ogni donna, che non potrà e non dovrà minimamente pentirsi di indossare un capo femminile e sensuale.
Lo avevamo visto durante l’ultima sfilata di Miu Miu ad esempio, quando il micro look aveva rapito tutti, fotografi, stilisti e giornalisti. A crop top seducenti e accattivanti vengono affiancati micro gonne plissé, che lasciano poco spazio all’immaginazione poiché è quasi tutto visibile(nei limiti dell’accettabile, si intende), stivaloni che avvolgono i polpacci e grinta fierissima.
Il ritorno della vita bassa sembra invece non voler essere relegato esclusivamente ai jeans e ai pantaloni in genere, ma anche alla minigonna, vedendola però in una veste più morbida e avvolgente, un po’ più contenuta e che lascia sognare tramite lo spacco a V del ventre, volendo eventualmente anche far intravedere le fossette di Venere.
Brand come Ferragni e Blumarine invece puntano più sul fare sbarazzino che sexy, che però non vedono una dicotomia, anzi, tramite le lavorazioni in denim e in crochet possono promettere sia l’uno che l’altro. In ultimo, non dimentichiamoci delle scozzesi, di quelle a piega, di quelle satinate e di quelle in stile tweed. Perché la minigonna non soddisfa solo lo stile femminile, ma ciò che caratterizza a prescindere ogni donna: la propria bellezza.
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