Sappiamo tutti che Kate Middleton ci tiene particolarmente all’educazione dei figli e che è molto rigida. Ma sapete che punizioni usa?
Tra la scuola, la tata, e la mamma i piccoli Royals Baby d’Inghilterra seguono molte regole, e punizioni. Vediamo quali.
La Duchessa di Cambridge è una mamma rigida. Se nella sua vita le regole non mancano mai, soprattutto quelle che adopera su se stessa per essere sempre al top, non manca nemmeno educazione in quella dei suoi tre figli: George, Charlotte e Louis, che hanno 9, 7 e 4 anni.
Le punizioni di Kate Middleton per i suoi tre figli
Tre bambini completamente diversi e che hanno, e avranno ancor di più in futuro, diversi ruoli a corte. Su tutti il piccolo George è l’erede futuro al trono. Insomma mamma Kate ha une bella responsabilità e non se la lascia di certo sfuggire dalle mani.
Ma come fa mamma Kate a gestire i suoi tre bambini? Certo ha la tata ad aiutarla, ma la Middleton è anche una mamma modello oltre che un’icona di stile.
Sicuramente il primo segreto è quello di avere una tata reale. Celebre è infatti Maria Borrallo che si occupa dei piccoli Royals. Ma la Middleton segue anche nello specifico una strategia educativa.
I Duchi di Cambridige, come riporta il Sun, hanno scelto un modello educativo molto singolare: si tratta del Chat Sofa ovvero la chiacchierata sul divano. Lontana dalle vecchie punizioni quindi Kate predilige prendere il bambino e spiegare il motivo di qualche marachella.
Il potere della comunicazione prima di tutto quindi per William e Kate che sanno bene che le punizioni non servono e possono anche essere nocive. Si tratta di una coercizione, qualcosa che l’adulto fa per ottenere un risultato immediato, ma che non ha effetti a lungo termine.
I Duchi utilizzano anche il metodo nel naughxy ster ovvero il timeout in cui in seguito a una marachella il bambino viene isolato per poter comprendere su quanto accaduto, in compagnia di un adulto.
Come riporta Vanity Fair, parole della pedagogista Laura Mazzarelli:
“Si tratta di un approccio dolce che va a potenziare l’autostima dei bambini e che crea una relazione armonica tra bambino e genitore. Il vantaggio è soprattutto quello dell’efficacia a lungo termine: quando viene dato un castigo si comprime il comportamento ma il bambino non comprende e dopo poco ricomincia. Con un approccio che mira invece all’ascolto, alla comprensione e al dialogo, l’efficacia sarà ad ampio raggio”.
Insomma tutti i genitori dovrebbero prendere esempio dai Duchi di Cambridge!