Zendaya ama talmente tanto la gonna a ruota da farla tornare di moda: ma come nasce questo strepitoso capo? Scopriamo insieme la sua storia!
Ultimamente, ma anche in passato in realtà, Zendaya è stata vista parecchie volte con gonne molto ampie, a ruota e super delicate. L’attrice di Euphoria è conosciuta per avere un look molto versatile, passando in velocità da outfit androgini a iper femminili, puntando proprio su questa tipologia di capo. Ne abbiamo avuto assaggio alla Notte degli Oscar, in cui ha sfoggiato un due pezzi sciccosissimo, vedendo come protagonista una long skirt tempestata di diamantini.
Effettivamente tante altre star hanno voluto riassaporare l’incredibile eleganza della gonna a ruota, ma Zendaya non può essere battuta in fattore gusto e scelte di stile. Ma vi siete mai chiesti come sia nato questo capo ormai iconico e famoso? La sua storia è davvero interessante, non ci resta che scoprirla insieme!
Zendaya e l’amore per la gonna ruota: conosci la storia del capo?
In contrapposizione al trend della mini, ma super minigonna, troviamo finalmente il ritorno delle gonne ampie e maxi, specialmente nell’accezione total denim, lunghe sino ai piedi e oltre più. Zendaya adora indossarne di leggere, setose, molto morbide e in perfetta sincronia con il suo stile, mai scontato, fresco e decisamente versatile. Eppure vi siete mai chiesti quando nasce questo iconico capo?
Possiamo subito dire che colui che appoggiò moltissimo l’idea di ampiezza della gonna fu proprio il nostro amato Christian Dior. Già verso gli anni 30 propose infatti il Bar suit, un completo composto da giacca molto strutturata con vite d’ape e gonna a corolla. A New York in quegli anni dominava la scena il razionamento del tessuto, tuttavia dopo appena vent’anni e con la fine della guerra, proprio Dior volle vestire le donne con strati e chilometri di tessuto per poter finalmente esprimere quella libertà tanto bramata.
Eppure non fu Dior a inventare la gonna a ruota, bensì una all’epoca giovanissima Juli Lynne Charlot. Appena 25enne e dopo aver ricevuto un invito ad una festa natalizia, Juli si accorse non solo di non avere un vestito adeguato, ma di non potersene permettere uno nuovo. Pertanto, tramite l’aiuto della madre, proprietaria di una fabbrica di tessuti in feltro, eseguì su uno scampolo due tagli circolari, di cui uno più piccolo all’interno che corrispondesse al punto vita. Applicò successivamente degli inserti natalizi e andò alla festa. Fu talmente un successo quella gonna che, appena una settimana dopo ne confezionò due per una boutique di Beverly Hills. Vennero vendute nell’immediato, difatti il proprietario ne richiese altre a tema ‘Christmas’ iniziando ad inserire enormi rose in tessuto, in velcro o altri inserti prorompenti.
Ben presto la richiesta di confezionare gonne non festive divenne una certezza. Le donne dell’epoca erano solite passeggiare con i propri cagnolini, pertanto Juli ne confezionò una con inserti a forma di bassotto. Piacque talmente alle donne che ne concepì una a tema barboncino. Nacque proprio in quel momento l’iconica gonna simbolo di tutti gli anni 50 e 60, chiamata proprio gonna a barboncino. Il resto è una storia che conosciamo tutti, arrivando sino a noi oggi, in cui la gonna a ruota è descrizione di femminilità, bellezza e delicatezza!