La moda è in continua evoluzione ma la svolta decisiva avverrà entro i prossimi 10 anni. Scopriamo insieme i dettagli.
Le conversazioni sulla moda cominciano a ruotare sempre più attorno al concetto di sostenibilità.
Anche se la moda, ovviamente, vorrebbe essere più ecosostenibile, ci vorrà ancora diverso tempo per raggiungere gli obiettivi che prefissati. Sono comunque molte le aziende che si sono attivate per incrementare il proprio piano di sostenibilità, con l’obiettivo di rendere le loro catene di fornitura e i loro prodotti per lo più sostenibili entro i prossimi cinque o dieci anni.
La sostenibilità della moda: si riuscirà a raggiungere gli obiettivi?
Resta però da chiedersi come sia possibile coniugare la sostenibilità e la crescita. Secondo il rapporto della Global Fashion Agenda, l’industria della moda potrà raggiungere una sostenibilità pari all’80% entro il 2030, con un incremento nell’investimento di tecnologie e di infrastrutture di riciclaggio esistenti.
Attualmente, l’industria della moda è sulla buona strada. Infatti, entro il 2030, riuscirà a superare di quasi due volte l’obiettivo prefissato, con le emissioni pari a 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti, rispetto agli 1,1 miliardi di tonnellate accordati. I modi per ridurre queste emissioni includono l’aumento della circolarità, l’adozione di principi di progettazione circolare, l’estensione della vita dei prodotti e dei materiali e la garanzia che i componenti si decompongano e vengano riutilizzati o riciclati in articoli futuri.
In questo momento, per quanto riguarda gli indumenti, il riciclaggio non raggiunge nemmeno ll’1% dei rifiuti tessili. Il riciclo dei tessuti è una parte fondamentale, in quanto sarà proprio questa che potrà portare l’industria della moda a raggiungere una sostenibilità pari all’80% entro il 2030. Il problema è che si rende necessario sviluppare ed incrementare la qualità delle tecnologie già esistenti per poter raggiungere l’obiettivo dell’80%. Stiamo parlando ovviamente delle tecnologie atte al riciclo del cotone colorato, della cellulosa e dei tessuti sintetici.
Gli impianti di produzione spesso inceneriscono i rifiuti di cotone per ricavarne energia. L’industria della moda deve abbandonare questa pratica. Dovrebbe invece sviluppare l’accesso a combustibili alternativi puliti e a prezzi accessibili per spostare gli incentivi verso il riciclaggio e l’incenerimento. Global Fashion Agenda ha rilevato che ci sono tre componenti chiave: l’etichettatura standardizzata per i consumatori, le infrastrutture per la raccolta e la logistica.
Inoltre, è necessario ridurre l’uso dei materiali vergini. La produzione di materiali contribuisce al 40% delle emissioni di gas serra. La tecnologia per guidare l’industria della moda verso un futuro più sostenibile c’è già, ma è necessario creare un’infrastruttura adeguata.