Musa ispiratrice di Gianni, Donatella Versace ha indossato 3 abiti incredibili, da garantirle un posto nella storia: ecco i più belli della maison
Nessuno avrebbe potuto mai immaginare che Gianni Versace, poco prima di entrare nella sua casa a Miami Beach, sarebbe stato ucciso da un Andrew Cunanan così giovane, eppure così folle, lasciando un incolmabile vuoto in ognuno di noi. Lo stile della maison sin dai suoi esordi ha conquistato migliaia e migliaia di donne, compresi gli uomini. Donatella dovrà farsi coraggio e prendere le redini di un’azienda che già all’epoca aveva portato a casa trofei, certezze, soldi e fama.
Una donna che non sapeva disegnare, che non aveva il talento di Gianni, da cui non si distaccava quasi mai. Dall’essere spalla e musa per il fratello, ad assumere il ruolo come direttrice creativa subito dopo la morte: criticata, persino odiata, ma anche molto amata, con Donatella la maison ha rivisto tutta la bellezza tipica dell’espressione artistica di Gianni, evolvendo il marchio in un freschissimo decoupage di modernità e charme.
Nel corso della sua carriera che la vede ancora ad oggi impegnata nella direzione artistica, ha indossato molte delle creazioni geniali del fratello, tuttavia 3 in particolare le hanno permesso di entrare, accanto a Marilyn Monroe e Jackie Kennedy, nella storia della moda. E noi li abbiamo selezionati per ricordare l’immenso amore per la donna e la sua figura di un perenne mancato Gianni.
Un fratello amatissimo, un destino che forse mai avrebbe potuto immaginare, confermandoci quanto tra Donatella e Gianni ci fosse un rapporto di amore, rispetto, ma anche stra fiducia nel talento del fratello. Proprio lei dovrà necessariamente assumere il ruolo di direttrice creativa della maison, la più piccola dei fratelli Versace e che ben presto diventerà grande, enorme, talentuosa, straordinaria. Rispettando perennemente l’arte di Gianni, sviluppa e riproduce le emozioni in un fare del tutto nuovo, senza mai tradire il nome di famiglia. Nel corso degli anni ha indossato tantissime creazioni del fratello, eppure 3 le hanno permesso di passare alla storia e noi oggi, qui di seguito ve li regaliamo!
Quattro anni prima della morte di Gianni, in un lontano ormai 1993, Donatella e il fratello arriveranno insieme per il centenario della nascita di Vogue: lui impeccabile, in un completo a contrasto con blazer bianco vivido, pantalone nero e camicia leather, lei invece lasciò letteralmente tutti senza parole. L’abito appartenente alla collezione Venus è esplicitamente ispirato al bondage, all’estremismo del sesso, presenta diversi cut out, giochi di intrecci dati dai cinturini in pelle che si uniscono in un colletto alto e tra trasparenze, borchie e applicazioni metalliche, fa la storia già in quel giorno.
Nessuno potrà dimenticare l’abito verde indossato da JLo e firmato Versace, che rientra appieno nella sua mania per i look total green, eppure fu proprio Donatella a sfoggiarlo nel 1990 per il Met Gala. Un gioco di erotismo per nulla velato, trasparenze, scolli profondi e mai, neppure per un secondo, kitsch. La seta stampata di palme, acqua marina e e tutto il tropical possibile, ha reso speciale e iconico un abito che, qualche anno dopo avrebbe indossato Jennifer chiudendo lo scollo con ‘un po’ di nastro adesivo’, sotto stesso consiglio della stilista.
Concludiamo il nostro viaggio storico con una delle dediche più intime e preziose che Donatella abbia fatto a Gianni: concludendo la sfilata della passerella S/S 2017 con ‘Gianni, this is for you’, Versace chiude un’era fatta di disperazione, ricordi lontani, ma anche creazioni pazzesche, aprendo le porte a un nuovo stile. Al suo fianco sfilano le power girls che Gianni ha sempre amato, Carla Bruni, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford e Helena Christensen. Ai loro abiti gold, lei invece sceglie un total black fatto di pantaloni, stivaloni in pelle lucida cavallerizzi e una camicia morbida con orli e applique in oro. Ed è proprio questo immenso stile, questa grande fiducia riposta in Gianni che rende Donatella, con ogni probabilità, una stilista degna del nome che porta. La stilista per eccellenza.
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