Sai chi ha inventato il pigiama? Scopriamone l’affascinante storia, quali passaggi lo hanno portato prima in camera da letto e poi addirittura in strada.
Può essere elegante in raso, in leggero cotone e in inverno riempirsi di pile. C’è chi lo preferisce semplice e tinta unita e chi invece opta per colori e disegni divertenti. Il pigiama è oggi giorno un capo che appassiona molte tra noi ma ne conosciamo la storia?
Lo sleepwear ha affascinato recentemente ogni genere di marchio, dai low cost ai più blasonati, e questo non può certo esser un caso.
La sua storia lo rende di per sé un capo affascinante e scoprirla è il primo passo per comprendere come i pigiami siano veramente un elemento del guardaroba meritevole di grande considerazione.
Scopriamo allora oggi insieme chi ha inventato questo particolare elemento dello sleepwear e come poi è giunto prima nelle nostre camere da letto e poi addirittura sulle strade delle città.
Sai chi ha inventato il pigiama?
Il pigiama affonda le sue radici nella lontana Persia dove entrambi i sessi lo indossavano disinvoltamente durante il giorno. Furono poi gli inglesi nel XVII secolo, quando con la Compagnia delle Indie Orientali hanno navigato sulle acque di oceani lontani, a portarlo in Europa dove divenne l’indumento da notte preferito dalla nobiltà e dalla borghesia.
La comodità di mettere da parte le ingombranti camicie da notte fece salire rapidamente di popolarità il pigiama che così passò dal guardaroba maschile a quello femminile.
Molti dicono che fu merito di Coco Chanel se il pigiama tornò anche in Europa a fare capolino dalle camere da letto. La celebre stilista lanciò la moda di indossare il costume per andare in spiaggia, moda he le più audaci tra le signore seguirono ciecamente.
Fu Daisy Fellowes, editor parigina di Harper’s Bazaar (oltre che erede della dinastia Singer), a dare però il via ufficiale alla moda del pigiama indossato in pubblico. Ricevendo ad un party i blasonati ospiti della rivista in un pigiama di seta blu pavone, fece si che le star di tutto il mondo facessero a gara per farsi ritrarre in pigiama.
Il pigiama diviene così un raffinato capo per ricevere in casa ma con l’arrivo degli anni ’50 andrà incontro a un periodo di oblio.
Sarà poi la stilista Irene Galitzine negli anni ’60 a rilanciare il capo in una raffinata versione palazzo, amatissima da Jacqueline Kennedy, da Ira von Furstenberg, da Marella Agnelli e da tutte le donne più eleganti di quel tempo.
Gli anni ’70 conosceranno polla versione in jersey del pigiama che per il decennio successivo tornò a esser utilizzato solo in camera da letto.
Sarà poi nel 2012 Louis Vuitton, sotto la direzione di Marc Jacobs, a mandare in passerella una collezione Fall/Winter 2013 ispirata alla lingerie, in cui il pigiama fa finalmente la sua ri-comparsa in chiave daywear.
Da lì in poi la strada del pigiama sarà in discesa o, sarebbe meglio dire, in pubblica discesa dato che non abbiamo più smesso di innamorarci delle sue varianti da sfoggiare fuori dalla camera da letto.