Tiffany trasforma i suoi gioielli in opere d’arte maestose e divine: la Saatchi Gallery diventa il contenitore della bellezza più incredibile di sempre!
Si chiama Vision&Virtuosity la mostra che Tiffany&Co. , storica maison d’alta gioielleria di fama mondiale decide di lanciare in onore dei suoi 185 anni di attività alla Saatchi Gallery, fatti di bellezza, stile, portamento. Non solo pietre incastonate tra i collier e gli anelli, ma anche firma di successo, che ancora ad oggi vede l’assoluto rispetto della visione di Charles Tiffany, padre fondatore di una delle aziende con più alto fatturato nel globo.
Non solo soldi però: Charles aveva un incredibile talento nel trovare pietre rare e preziose, trasformandole in simboli iconici al livello cinematografico e stilistico, in un turbine fantasioso di ineccepibilità. Proprio tutto questo da vita a quella che si presta ad essere una tra le mostre migliori mostre/tributi di tutti i tempi, che certamente rievocherà le vetrine della Fifth Avenue, richiamo di ogni fotografo, turista, amante dell’estetica. Proprio quelle pietre saranno protagoniste indiscusse della luce catturata, tra le più belle, le più grandi, le più rare. Le più uniche.
Visione e virtuosità, tradotto nella nostra lingua, nome che non poteva essere scelto nel modo migliore. Qui troviamo la visione di Charles, quella ricercatezza unita al gusto e all’eleganza di un gioiello che si mescola quasi come cioccolato e panna alla virtuosità delle pietre, alla raffinatezza dei tagli, alla pomposità per nulla volgare dei collier, delle corone, dei bracciali e dei pendenti.
In questo sfondo blu intenso ritroviamo la ricostruzione della celebre vetrina nella Fifth Avenue, storico beauty store della maison, per cui una giovanissima Audrey Hepburn rimarrà incantata in Colazione da Tiffany, film che ha decisamente segnato nel libro della storia della moda il nome come garante di stile e bellezza. Il Re dei diamanti veniva chiamato Charles e non possiamo che riconoscere senza neppure una parola di troppo questo titolo poiché è riuscito a rendere il lusso ancora più elegante e prezioso, in modo quasi esagerato. Nell’arte del Tiffany ritroviamo certamente la natura, elemento imprescindibile nella sua visione, partendo dalle forme dei crisantemi alle ali delicate e frettolose delle libellule.
Qui l’oro incontra il rubino, il lapislazzulo, il diamante più puro, in un equilibrio meticoloso di nuance vive e che sembrano quasi voler esplodere dalle strutture lavorate dei pendenti, collier e bracciali. Accanto ai gioielli troviamo i Blue Books, piccoli libricini che contenevano le idee originali e solamente scritte di Charles, sfoggiate come altro gioiello prezioso, forse più dell’oro e delle pietre. La maison idea poi una sorta di camera digitale, dedicata agli amanti e in cui possono scrivere in una parete interattiva la propria dedica, accomodandosi in una grande poltrona che richiama nella forma il tipico cofanetto azzurro del diamante, divenuto il simbolo eterno d’amore proprio grazie a Charles.
In ultimo non poteva mancare l’immensa dedica ad Audrey Hepburn, in cui si ha la possibilità di accedere ad un’area totalmente dedicata alla pellicola, ammirando i gioielli indossati dall’attrice e il meraviglioso Givenchy nero indossato nella scena iniziale. 185 anni di storia, 185 anni di pura bellezza!
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