Molti forse non lo sapranno, ma Diana Spencer si sposò una seconda volta, con un abito mozzafiato: ancora ad oggi è in cima alla classifica dei Royal dress più belli di sempre
Un’icona, una leggenda che rimarrà sempre impressa nel cuore di tutti e che, volente o nolente, è ancora capace di manipolare idee, speranze e stili diversi: Diana Spencer, la nostra Lady Diana è stata nostra sul serio, una principessa con la P maiuscola che ha sempre parlato al popolo dal basso, senza mai atteggiarsi a Royal, un ruolo che tra l’altro non le è mai andato a genio per come era uso e costume seguire.
Un marito che l’ha certamente amata molto, ma che ha anche ampiamente distrutto il suo cuore, non per nulla infatti alla scoperta del tradimento spiazzato in pubblica piazza si presentò alla Serpentine Gallery con un midi dress total black, cambiando idea all’ultimo. Il revenge dress fu chiamato e di vendetta se n’è presa parecchia.
Un colore legato al lutto, certamente metaforizzato nell’ottica di un amore finito, in cui sapeva già che non avrebbe più rivestito quel ruolo di principessa tanto odiato, ma che in fondo ha potuto sfruttare per emancipare se stessa, con un riflesso di tante altre donne.
Tutti noi ricorderemo anche l’abito del matrimonio reale, sontuoso, vaporoso con una gonna ampissima ed uno strascico chilometrico. Quello che però in pochi conoscono è un altro abito, realizzato appositamente per la partenza in luna di miele, che segna un secondo matrimonio importante: quello ufficiale con la Royal family. Inutile dire che anche questo è entrato a far parte di una storia forse poco esposta, ma pur sempre storia.
Un abito conosciuto da pochi in effetti, anche se sono tantissime le foto che ancora ad oggi girano sul web e che la ritraggono con questo fantastico tailleur decisamente fuori ‘dalla norma’, strutturato, ricco di volant, applique gioiello, drappeggi. Uno stile che in realtà poco apparteneva a Diana Spencer, ancora forse ‘fresca’ di novità, conquistata dai tumulti di una nuova vita.
Un’opera vera e propria che porta la firma di Bellville Sassoon, atelier d’eccezione, vede una storia molto particolare poiché per un piccolo ‘errore’, anzi, un piccolo consiglio dato dalla commessa sbagliata, non riuscì a disegnare quello che sarebbe diventato l’abito da sposa ufficiale della principessa. Alla fine toccò a David ed Elisabeth Emanuel, in compenso però ai primi due stilisti fu commissionato l’abito ufficiale con cui Diana sarebbe partita.
Troviamo un completo tirato di tutto punto, con un abito color pesca ben attillato e dal taglio midi, accoppiato ad una preziosissima giacchetta con dettaglio abbottonatura a fiocco, vistosissimo colletto volant morbido e semi trasparente che riprende la stessa trama delle maniche applicate e piegate all’indietro dell’abito.
La fascia che ricopre la vita della principessa conferisce maestosità nonostante lei riuscì ad indossarlo con una semplicità entusiasmante, merito certamente di un enorme sorriso e tutta la felicità di chi sa di andare verso il proprio ‘destino’ scritto ancor prima che diventasse una reale. Completano la mise una parure di collana aderente di perle che riprende le gocce degli orecchini, con cappello in ton sur ton con l’abito. Insomma, un abito che certamente celebra una sorta di secondo sposalizio: il primo con Carlo e l’ultimo con tutto Buckingham Palace. Il resto lo conosciamo ampiamente!
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