A volte un abito è molto di più. Un simbolo, un messaggio, un modo per veicolare qualcosa. È il caso anche di Lady D che con il suo costume degli anni 90 ha mandato un messaggio chiaro e forte.
Erano anni gloriosi, una ragazza era in spiaggia felice e rilassata. Occhiali, sorriso, posa rilassata, in quel tempo era molto amata, nessuno capiva perché Carlo non riuscisse a comprendere il suo animo così nobile. Ormai il matrimonio era naufragato, era passato un anno dal divorzio e anche la vita della principessa era cambiata così come il suo guardaroba.
Aveva lasciato quella veste di insicurezza per iniziare a lavorare con molti enti benefici. Usava la sua fama proprio per fare del bene. Aveva del tempo libero e si godeva quindi anche le bellezze della vita.
Diana e quel messaggio così forte
Diana aveva sposato Carlo a soli vent’anni, molto giovane. Era diventata poi subito madre e quindi certamente quella giovinezza le era mancata. In quella foto passata alla storia si trovava ai Caraibi.
In quel periodo Diana aveva fatto tanto, era stata in Pakistan per la raccolta fondi, aveva incontrato Madre Teresa, aveva preso parte a un’asta di beneficenza con Mario Testino e poi aveva partecipato a molti eventi anche a Londra per volare a St. Tropez con Dodi Al Fayed. Ad Agosto vacanza con Dodi sullo yacht, dalla Francia alla Sardegna e poi volo a Parigi il 30 agosto. Era il giorno prima del fatidico incidente in cui persero entrambi la vita.
Lady D amava questo costume, era uno dei suoi preferiti: a strisce azzurre e verdi. Un modello olimpionico con la schiena nuda, molto giocoso e colorato. Era un simbolo chiaro e forte, Diana amava la vita e soprattutto amava sentirsi normale, comune. Questo costume, così semplice e così comune, lo dimostra. Un messaggio evocativo del suo essere così semplice, così vicina al popolo e quindi anche così lontana dalla famiglia reale e da suo marito Carlo che probabilmente non ha mai compreso il suo animo nobile.
Diana amava sentirsi libera, indossare abiti colorati e in controtendenza. Qualcosa che mettesse in luce il suo spirito più che le tante convenzioni sociali. Quell’anno fu per lei di grande libertà, per fare tutto ciò che desiderava, solo il triste epilogo le ha impedito di continuare ad essere libera come sognava da tanto e di recuperare quella giovinezza che troppo presto aveva perso per seguire canoni ed etichette troppo stretti.