Chiara Ferragni sfoggia il Free The Nipple alla sfilata di Dior

Chiara Ferragni è stato uno dei volti della sfilata di Dior che si è tenuta in occasione della Paris Fashion Week. Ha scelto per l’occasione un abito total black molto elegante e soprattutto ha scelto qualcosa di particolare, un Free The Nipple con capezzoli in vista.

Questa è una tendenza che ha accompagnato l’influencer anche in altre occasioni, ma in questa ovviamente l’importanza del suo messaggio era alla sfilata di Dior con la linea firmata da Maria Grazia Chiari. Tra le star da Charlize Theron a Gal Gadot, quindi un vero pieno di personalità.

Chiara Ferragni
Chiara Ferragni, Free The Nipple (ciaostyle.it)

Chiara è volata per un giorno a Parigi per assistere allo show della Maison con cui ha un rapporto speciale, di cui appunto ha indossato gli abiti personalizzati al Festival di Sanremo. Anche in questo caso la sua presenza era veicolo di un messaggio, la Ferragni non è passata inosservata con la sua scelta molto femminista.

Il look di Chiara Ferragni Free The Nipple

Glamour e alla moda con maxi gonna a vita molto alta, modello a ruota con nastro sui fianchi e spacco laterale da cui si vedevano i collant a rate e gli anfibi alti. Molto sexy, per certi versi richiamava un po’ Sex and the city e alcuni look iconici di Sarah Jessica Parker ma il vero tocco è stato il top trasparente che non ha lasciato spazio all’immaginazione ed è qui che il suo messaggio ha preso vita.

Free the nipple Chiara Ferragni
Sfilata Dior Ferragni (Ciaostyle.it)

Un look raffinato e particolare da cui si intravedeva la pelle. L’imprenditrice non ha certo paura di dire la sua e più volte ha affermato sostegno al movimento Free The Nipple, quindi letteralmente capezzoli liberi soprattutto per le donne. I capelli ondulati con il nuovo taglio e rossetto rosso hanno completato il tutto.

Movimento Free The Nipple

Questo movimento è contro la censura femminile, quindi quella che vige laddove una donna si mostri senza reggiseno ma non vale per l’uomo che mostra invece il petto nudo. Ha preso piede in tutto il mondo diventato non solo un sistema di ribellione ma un vero e proprio mezzo per dire no.

Ha preso vita nel 2013 grazie all’attivista Lina Esco che sosteneva la possibilità per le donne di mostrarsi semplicemente come gli uomini, quindi senza dover indossare per forza il reggiseno. Un modo per sfatare i tabù che è partito dalla cultura americana e poi si è diffuso in tutto il mondo. Non c’è niente di sessuale o provocatorio in questo ma si tratta di libertà.

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